Scuola, ecco la situazione. «Il famoso disastro che ci doveva essere con la riapertura della scuola» dopo la pausa di Natale «non c'è stato», ci sono stati «disagi differenziati zona per zona, ma la scuola ha riaperto e si è affermata la convinzione che la scuola è un elemento fondante, la scuola è la priorità, è un diritto». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi intervistato a Radio24 da Maria Latella. I presidi hanno lavorato bene, ha poi aggiunto Bianchi tracciando un bilancio della prima settimana di riapertura delle scuole.
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È in corso intanto una «riflessione» per semplificare la certificazione del rientro a scuola degli alunni che sono stati contagiati dal Covid e hanno superato la malattia. «Semplificheremo», ha aggiunto Bianchi aggiungendo che «al di là della formula con cui si rientra, è importante che il rientro ci sia stato e che si è affermato il principio che la scuola è in presenza, ed è un diritto».
DAD - «Quello che è stato evidente in questa settimana che nella stragrande parte del Paese non solo si è tornati a scuola, ma si è ritrovato il valore della scuola in presenza. Io non faccio guerre di religione contro la Dad: questa funziona se è parte integrante di un progetto didattico, non se è l'alternativa o il surrogato della scuola», ha spiegato poi il ministro. «Abbiamo ripristinato questo principio della scuola in presenza, come comunità, come diritto e dall'altra parte abbiamo verificato - ha aggiunto Bianchi - la possibilità anche di utilizzare strumenti a distanza come parte integrante e integrativa di un progetto didattico».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2023, 21:57
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