La musica? Si sente anche nel cuore e nella pancia: «Una scoperta che aiuta a migliorare anche il benessere mentale»

All'esperimento hanno partecipato più di 500 persone, che hanno ascoltato otto brani che hanno suscitato in loro emozioni diverse

La musica? Si sente anche nel cuore e nella pancia: «Una scoperta che aiuta a migliorare anche il benessere mentale»

di Serena De Santis

La musica non si sente solo con le orecchie, ma anche con la pancia e con il cuore. In particolare, quella che ci piace e che stimola sentimenti positivi come calma e soddisfazione viene percepita soprattutto con il cuore e con lo stomaco, mentre quella che genera ansia e confusione è associata più spesso alla testa. A dirlo è uno studio che ha coinvolto oltre 500 persone che hanno ascoltato otto brevi brani musicali composti solo da quattro accordi ciascuno. 

La ricerca è stata svolta dall'Università di Tokyo e condotta da Tatsuya Daikoku, che ha dichiarato: «Penso che questa sensazione che coinvolge tutto il corpo sia ciò che definisce veramente la musica. Questa ricerca permette di capire come le esperienze musicali siano strettamente connesse al nostro corpo e potrebbe contribuire all'uso della musica come strumento per migliorare il benessere mentale».

La ricerca

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista iScience e ha coinvolto più di 500 persone che hanno voluto sottoporsi all'esperimento.

Queste hanno ascoltato otto brevi brani, le cui melodie hanno suscitato in loro diverse reazioni. Analizzando le risposte date dagli ascoltatori, gli autori dello studio sono riusciti a disegnare una mappa del corpo distinta per ciascuna sequenza di accordi. Le sensazioni allo stomaco sono state registrate quando il brano progrediva in modo prevedibile e senza sorprese, facendo associare le melodie a emozioni come calma, sollievo, soddisfazione e nostalgia. Il cuore, invece, risultava più coinvolto quando il brano musicale terminava in una maniera più movimentata: in questi casi, le sensazioni prodotte erano legate a sentimenti molto più forti rispetto ai precedenti. Ad esempio, le sequenze che generavano forti sensazioni alla testa erano significativamente associate a sentimenti di ansia e confusione.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2024, 19:00
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