«La riforma del voto in condotta responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Una scuola che sia anche capace di affermare la cultura del rispetto»: è questo l'intento del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara da raggiungere attraverso il disegno di legge per la revisione della valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti, approvato lunedì in Consiglio dei ministri con procedura d'urgenza e che affronta anche l'istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.
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La stretta sui bulli
Tra le novità più importanti, la stretta su sospensioni e voto in condotta: il governo inasprisce le pene per chi non si comporta bene tra i banchi, usando il voto come strumento contro la violenza che negli ultimi anni colpisce soprattutto i docenti ma anche gli stessi studenti nelle scuole italiane. «Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti. È una svolta molto attesa dalla società italiana», ha commentato in Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni.
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