Malattie ai reni, le 4+1 regole dei medici per una sana prevenzione

Giovedì 14 Marzo 2024, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 18:23

4. Assunzione di farmaci antifiammatori

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono una classe di farmaci in grado di ridurre l'infiammazione, di lenire il dolore e di abbassare la febbre. Per questo, i FANS sono tra i farmaci più utilizzati anche senza prescrizione medica.

Gli antinfiammatori non steroidei bloccano la sintesi di molecole che causano infiammazione nei tessuti, come le prostaglandine. Le prostaglandine, però, inducono anche vasodilatazione con conseguente aumento di flusso sanguigno ai reni.

Quando queste molecole vengono bloccate dall’azione dei FANS, anche l’apporto di sangue ai reni diminuisce, causando danni aggiuntivi al tessuto già compromesso dalla malattia renale. Come conseguenza, possono verificarsi effetti collaterali come ritenzione di liquidi e aumento della pressione sanguigna (ipertensione). Per lo stesso motivo, l’utilizzo dei FANS, in determinate circostanze o modalità di utilizzo, può aumentare il rischio di insufficienza renale acuta anche in persone con fattori predisponenti o altresì sane.

In caso di malattia renale è, quindi, consigliabile evitare l’assunzione, soprattutto in dosi elevate, di medicinali come ibuprofene, naprossene, diclofenac, aspirina. Una valida alternativa può essere il paracetamolo, che ha azione antidolorifica ed antifebbrile senza provocare danni ai reni. Ricordiamo però che, in presenza di malattia renale, è necessario sempre consultare il/la medico/a prima di assumere qualsiasi farmaco.1,2

© RIPRODUZIONE RISERVATA