Bolletta luce, in caso di recesso l'utente dovrà pagare una penale: ecco in quali casi. Consumatori in rivolta

Martedì 2 Gennaio 2024, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:34

Consumatori sul piede di guerra

Queste ipotesi - nonostante le tutele ai clienti - non piacciono alle associazioni dei consumatori. Il Codacons li definisce "del tutto illegittimi" e annuncia "un ricorso al Tar del Lazio" lamentando "un evidente squilibrio tra le parti, che vede i fornitori di energia in posizione privilegiata rispetto agli utenti ingiustamente danneggiati dalla previsione di penali in caso di recesso dai contratti". Peraltro il Codacons, oltre al ricorso al Tar annuncia di stare "studiando la possibilità di una class action per conto di tutti gli utenti dell’energia ingiustamente danneggiati dalla penale scattata l’1 gennaio".

Sul piede di guerra anche Assoutenti che parla di "un pesante sviamento della concorrenza in grado di condizionare in modo evidente le scelte economiche dei consumatori". Queste penali - spiega il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi - potevano "avere in senso astratto un significato prima della crisi energetica, quando cioè non vi erano impennate delle tariffe e non si assisteva alla attuale volatilità dei prezzi sui mercati internazionali".

Ma "nel quadro attuale, caratterizzato da una moltitudine di operatori che offrono condizioni e tariffe in constante evoluzione, applicare penali a chi recede anticipatamente dai contratti equivale a sviare la concorrenza impedendo ai consumatori di passare a offerte più convenienti". "Per tale motivo chiediamo oggi ad Antitrust e Mister Prezzi di accendere un faro sulla delibera di Arera, valutando se vi siano profili di illegittimità e violazioni in tema di concorrenza, e invitiamo la stessa Arera e l’Unione Europea a rivedere le loro posizioni in tema di rapporti tra società energetiche e consumatori, al fine di creare un maggiore equilibrio e un mercato più sano" conclude Truzzi.

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