Inquisitor Ghost suicida, l'infamante accusa: «Predatore di ragazzine». Il papà di Vincent Plicchi: «Ucciso da altri influencer per la visibilità»

Sabato 14 Ottobre 2023, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 15:11

«Ucciso per visibilità su TikTok»

In un'intervista al Corriere della Sera Matteo Plicchi, 50 anni, imprenditore nel settore dell'edilizia ospedaliera, ha ricostruito quanto accaduto al figlio. Cos'ha fatto suo figlio dopo la trappola sul web? «Ha chiuso tutti i suoi profili social. Me n'ero accorto un paio di settimane fa e una mattina, accompagnandolo al lavoro, gli ho chiesto il motivo», racconta. La risposta? «Mi ha spiegato che c'era stata una piccola invasione della sua privacy, per questo aveva deciso di smettere per un po'. Una scelta alla quale non ho dato il peso dovuto». Vincent era un «fantasioso introverso - dice il padre - Campione di breakdance da adolescente, pazzo per il ballo e per la musica, chitarrista. La mamma se ne andò che lui aveva due anni, forse per questo ha maturato una sensibilità particolare, più spiccata. Dopo la pandemia, preoccupato perché mi pareva stesse troppo in casa, l'ho mandato a lavorare», spiega.

La sua attività di tiktoker? «Risale a pochi mesi fa. L'ho incoraggiato, 'ma sei bravissimo'. Inventava video con un mix di musica, azione, allegria. Ha moltiplicato i follower inserendo i duelli con le spade laser. Un mese fa gli hanno scritto dagli Usa i produttori, sponsorizzandolo. Stava diventando bravissimo. E per questo odiato dai tiktoker rivali che hanno inventato le accuse. Pensi che alcuni influencer italiani mi hanno spiegato di essere stati “costretti” a partecipare alla gogna social per non perdere follower. Hanno ammazzato un loro coetaneo solo per la visibilità». Ora? «Con il mio avvocato Daniele Benfenati siamo d'accordo: non serve denunciare. Quanto fatto a Vincent è ancora sul web - dice - Basta cercarlo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA