«Ilaria Salis incatenata è inumano, anche se assaltò un nostro gazebo nel 2017». Ma una sentenza smentisce Salvini

Mercoledì 31 Gennaio 2024, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 20:57
«Ilaria Salis incatenata non si può vedere, ma assaltò un nostro gazebo nel 2017». Salvini attacca, ma una sentenza lo smentisce
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«È fondamentale chiedere condizioni di detenzione civili, umane e rispettose, e un giusto processo» per Ilaria Salis, l'insegnante detenuta in Ungheria da un anno in condizioni degradanti. «Spero che si dimostri innocente perché, qualora fosse ritenuta colpevole, atti di violenza imputabili a una insegnante elementare, che gestisce il presente e il futuro di bambini di 6-7-8 anni sarebbero assolutamente gravi». Lo dice il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, a Bruxelles a margine di un convegno nella sede del Parlamento Europeo.

Ilaria Salis, le parole di Salvini e la sentenza che lo smentisce

«Il fatto che sia sotto processo anche in Italia per altri episodi di violenza e altre aggressioni - aggiunge - sicuramente è spiacevole, però le catene in un'aula di Tribunale sicuramente non si possono vedere. Quindi bene fa il governo italiano a chiedere il rispetto dei diritti di colei che è presunta innocente, fino a prova contraria. Poi, da sinistra chi invoca l'indipendenza della magistratura in Italia, immagino che abbia lo stesso rispetto per le magistrature di altri Paesi europei».

All'obiezione che in Ungheria la pubblica accusa dipende dall'esecutivo, come in Francia, Salvini risponde: «Contiamo su un processo giusto e veloce, sperando nella sua innocenza. Se fosse dimostrata colpevole, ovviamente sarebbe incompatibile con l'insegnamento in una scuola elementare italiana», conclude.

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