«Ilaria Salis incatenata è inumano, anche se assaltò un nostro gazebo nel 2017». Ma una sentenza smentisce Salvini

Mercoledì 31 Gennaio 2024, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 20:57

Il caso del gazebo della Lega

«Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti.Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali, e le due ragazze presenti attaccate con insulti e sputi da un nutrito gruppo di facinorosi. Per quei fatti Ilaria Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega. Le sue vicissitudini offrono l'opportunità di ribadire che il legittimo esercizio del dissenso non può mai sfociare in episodi di violenza, soprattutto come quelli messi in atto contro giovani indifese aggredite da un branco come successo a Monza», recita intanto una nota della Lega.

«Ilaria Salis è stata assolta per non aver commesso il fatto in relazione all'episodio dell'aggressione al gazebo della Lega nel 2017», la replica all'Ansa il suo legale, l'avvocato Eugenio Losco. «La signora Salis non è stata affatto individuata dalle due militanti della Lega ma solo individuata come partecipante al corteo che si svolgeva quel giorno a Monza da un video prodotto in atti. Il giudice nella sentenza ha specificato che risulta aver partecipato solo al corteo senza in alcun modo aver partecipato all'azione delittuosa di altre persone nè di aver in qualche modo incoraggiato o supportato altri a farlo».

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