«Mio figlio vorrebbe riallacciare i rapporti, ma io preferisco non mi contatti mai più ora che mi sono rifatto una famiglia. Sto sbagliando?»

Sabato 23 Dicembre 2023, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 16:53

«Quando me ne sono andato, non ha voluto più vedermi»

«Oggi ho 45 anni, ma io e la mia ex moglie ci siamo messi insieme quando eravamo adolescenti», scrive il papà, in cerca di consiglio, «Ci siamo sposati quando avevo 21 anni e a 22 abbiamo avuto nostro figlio. Da quel momento, abbiamo iniziato ad allontanarci e quando nostro figlio aveva 11 o 12 anni ho deciso di staccare la spina al mio matrimonio».

Sua moglie, tuttavia, non ha preso molto bene la decisione e anzi «era sotto choc» e nella settimana che ci è voluta all'uomo per andarsene di casa con la sua roba, lei «piangeva tutto il tempo e mi pregava di rimanere, ma io sono rimasto fermo nella mia decisione». Tuttavia, la moglie non è l'unica ad aver avuto un problema con la risoluzione dell'uomo.

«Mio figlio era arrabbiatissimo e non mi parlava. Sapevo perché: avevo fatto del male a sua madre», scrive, anche se non è chiaro perché sia così sicuro che quella sia l'unica ragione del rancore di suo figlio, e poi aggiunge: «Quando me ne sono andato, mio figlio non ha voluto più vedermi. Ho provato davvero a cambiare le cose, lo andavo a trovare regolarmente, ma mi diceva che mi odiava e correva nella sua stanza. Io ero devastato».

Una volta finalizzato il divorzio, circa un anno dopo, i genitori si sono messi d'accordo per una custodia condivisa e hanno provato a mettere il figlio in terapia, «ma non ha aiutato, mi odiava profondamente». Il papà afferma di aver comunque tentato di stargli vicino, presentandosi alle partite o con regali di compleanno e Natale, ma senza alcun successo: «L'ultima cosa che mi ha detto è che non voleva andassi ai suoi eventi, poi l'allontanamento completo. Stavo molto male, depresso, sofferente. Era come se mio figlio fosse morto. Il punto più basso della mia vita».

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