Cyberbullismo e sextortion, cresce l'allarme per i più piccoli: vittime di pedopornografia anche i minori di 13 anni. I dati della polizia postale

Lunedì 5 Febbraio 2024, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 18:14

Lo sfruttamento sessuale

Lo sfruttamento sessuale online ricomprende diversi fenomeni di aggressione ai minori: è nato quasi contestualmente all’avvento della rete internet e prevede l’uso del computer e di altri supporti tecnologici, per attività di pedofili prevalentemente. Il fenomeno è in rapida espansione poiché sfrutta le opportunità che via via la tecnologia offre e si inserisce nei cambiamenti sociali e di comunicazione che interessano tutta la società civile. La presenza di un supporto informatico, smartphone o computer, costituisce una variabile di peso psicologico non trascurabile nella definizione delle dinamiche tipiche del fenomeno.

Le vittime si sentono più protette nelle interazioni online, sono inclini a condividere informazioni private tramite i social, cercano la popolarità e fanno fatica a credere che dietro ad un atteggiamento confidenziale e seduttivo possa nascondersi un’autentica intenzione criminale.

L’impegno della Polizia Postale si è concentrato sul traffico di foto e video che ritraggono vittime minorenni di abusi sessuali, sulla loro identificazione attraverso un’intensa attività di monitoraggio delle comunità e dei siti dove il materiale viene scambiato, prodotto e commercializzato, per l’individuazione dei soggetti, anche stranieri coinvolti. Sono state numerose e significative le indagini condotte dagli Uffici della Specialità secondo la modalità sottocopertura, con agenti infiltrati in questi gruppi di élite criminale in cui il primato triste e deprecabile spetta sempre a persone che abusano di bambini a cui spesso sono legati da vincoli familiari e di vicinanza.

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