Cyberbullismo e sextortion, cresce l'allarme per i più piccoli: vittime di pedopornografia anche i minori di 13 anni. I dati della polizia postale

Lunedì 5 Febbraio 2024, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 18:14

I principali progetti


Ogni azione di sensibilizzazione include sempre sessioni formative riservate ai genitori e agli insegnanti, spesso in maniera distinta, in modo da promuovere contemporaneamente un processo di rivisitazione delle abitudini concrete di uso delle nuove tecnologie ma anche delle rappresentazioni mentali che sottostanno ad esse. Inevitabile poi la scelta di attivare spazi web e servizi in grado di essere presenti concretamente in spazi evanescenti e dai confini labili come i socialnetwork e gli smartphones: le pagine Facebook di Una vita da social2 e del Commissariato di Ps3 Online ricordano all’utenza che l’opera di “pattugliamento”, che è propria della Polizia, si estende anche ai nuovi territori del web. La Polizia Postale è presente anche quando fisicamente non compare, è in grado di comprendere a pieno l’entusiastica positività che risiede nelle opportunità tecnologiche, rimanendo punto di riferimento e di accoglienza per tutte le situazioni di rischio o di palese minaccia, anche in forma anonima, anche nella semplicità di un post su una pagina social. Di seguito una sintesi dei principali progetti:

  • Nel settembre 2023 è ripartita da Forlì, la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, per la prevenzione dei rischi del web per i minori. Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni e degli Uffici Scolastici Regionali del Ministero dell’Istruzione hanno coinvolto oltre 3 milioni e mezzo di studenti. Un truck brandizzato che si muove di città in città, e si apre nelle principali piazze italiane, creando uno spazio multimediale dove ragazzi, insegnanti e genitori possono condividere con operatori della polizia postale informazioni utili per vivere internet in sicurezza e nel rispetto degli altri.
  • Il 6 febbraio 2024 riparte la Campagna di sensibilizzazione ideata e realizzata dalla Polizia di Stato, in collaborazione con Unieuro, in occasione del Safer Internet Day, per promuovere un utilizzo consapevole e responsabile delle nuove tecnologie tra i più giovani. Presso i punti vendita Unieuro e nelle scuole, saranno distribuite gratuitamente migliaia di copie della nuova raccolta di storie di rischio online, raccontate direttamente dalla viva voce delle vittime e dei cyberbulli. Il progetto ha realizzato anche un Docufilm dal titolo “Non ne vale la pena”, sul tema degli strumenti di giustizia minorile applicati nei casi di violenza online che sarà oggetto di proiezioni mirate alle scolaresche per promuovere adeguati livelli di consapevolezza e sviluppare un senso di responsabilità nei giovani internauti.
  • Il progetto della Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele”, finanziato con fondi PON, avviato nel 2019 e concluso nel corso del 2023, ha determinato la costruzione di un nuovo protocollo formativo che fa sperimentare le prospettive della vittima e dell’autore di un reato online, attraverso la proiezione, su visori 3D, di scenari costruiti per indurre gli stati emozionali propri dei diversi fenomeni di rischi online. Le regioni obiettivo presso le quali si sono tenuti incontri formativi ed eventi diretti alle scolaresche sono state 5: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. I ragazzi hanno indossato dei visori Oculus ed hanno potuto osservare, dalla prospettiva della vittima o di un partecipante, le situazioni di rischio online, vivendole “direttamente” sulla loro pelle: 12 gli scenari stimolo proposti, scegliendo tra quelli più vicini alle difficoltà specifiche dei singoli istituti. Il personale della Polizia Postale dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica delle 5 regioni obiettivo è stato adeguatamente formato grazie al supporto prezioso degli esperti della Facoltà di Psicologia di Sapienza Università di Roma per poter padroneggiare al meglio i nuovi linguaggi e un metodo innovativo basato learning by doing. Hate speech, grooming online, falsificazione dell’identità personale, sexting, social challenge, sextortion, istigazione al suicidio, disturbi alimentari, gioco d’azzardo online, inclinazione all’appartenenza ad organizzazioni criminali, sono i rischi che sono stati discussi con i ragazzi, condivisi con gli insegnanti, con la partecipazione degli operatori della Polizia Postale, con l’obiettivo di promuovere maggiori livelli di consapevolezza. Il progetto ha avuto il fine ulteriore di dimostrare scientificamente come la visione degli scenari fosse efficace nel promuovere un cambiamento concreto nelle percezioni e nell’approccio dei ragazzi al rischio online.
  • La Polizia Postale partecipa anche all’iniziativa Vivi internet al meglio, in collaborazione con la fondazione Mondo Digitale, attraverso la realizzazione di seminari, anche online, per studenti, genitori e insegnanti.
  • La Polizia Postale partecipa al progetto Safer Internet Centre – Generazioni Connesse, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Digital Europe e coordinato dal MIUR, con il partenariato di alcune delle principali realtà italiane che si occupano di sicurezza in Rete: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, gli Atenei di Firenze e ‘La Sapienza’ di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa EDI Onlus, Skuola.net e l’Ente Autonomo Giffoni Experience.
  • La Polizia Postale ha inoltre preso parte al gruppo di lavoro coordinato dal Dipartimento per la trasformazione digitale con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una cultura dei videogiochi, per il fine di co-progettare iniziative utili a promuovere la consapevolezza sulle sfide e sulle opportunità di questo importante medium. La pubblicazione “Sfide e opportunità del Gaming per la diffusione delle competenze digitali” ha visto la definizione di consigli e suggerimenti utili ai piccoli gamer e ai loro genitori per sfruttare solo le opportunità e ridurre al minimo i rischi connessi all’uso dei videogiochi.

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