Coppie gay, come si svolgeranno le benedizioni: il vadecum del Vaticano

Giovedì 4 Gennaio 2024, 17:32

La vera novità

Per il Dicastero, comunque, «la vera novità di questa Dichiarazione, quella che richiede un generoso sforzo di ricezione e da cui nessuno dovrebbe dichiararsi escluso, non è la possibilità di benedire coppie irregolari. È l'invito a distinguere tra due forme differenti di benedizioni: 'liturgiche o ritualizzatè e 'spontanee o pastoralì». E queste ultime «non sono una consacrazione della persona o della coppia che le riceve, non sono una giustificazione di tutte le sue azioni, non sono una ratifica della vita che conduce». Se ne dà persino un esempio: «il sacerdote può recitare una semplice orazione come questa: 'Signore, guarda a questi tuoi figli, concedi loro salute, lavoro, pace e reciproco aiuto. Liberali da tutto ciò che contraddice il tuo Vangelo e concedi loro di vivere secondo la tua volontà. Amen'. E conclude con il segno della croce su ciascuno dei due». «Si tratta di 10 o 15 secondi - rileva l'ex Sant'Uffizio -. Ha senso negare questo tipo di benedizioni a queste due persone che la implorano? Non è il caso di sostenere la loro fede, poca o molta che sia, di aiutare le loro debolezza con la benedizione divina, e di dare un canale a questa apertura alla trascendenza che potrebbe condurli a essere più fedeli al Vangelo?». E questa benedizione a coppie irregolari o gay «mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi. Neanche con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio». Inoltre, «non deve avvenire in un posto importante dell'edificio sacro o di fronte all'altare, perché anche questo creerebbe confusione».

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