Coppie gay, come si svolgeranno le benedizioni: il vadecum del Vaticano

Giovedì 4 Gennaio 2024, 17:32

La lunga nota

La lunga nota dell'ex Sant'Uffizio sulla ricezione di 'Fiducia supplicans', a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernández e del segretario monsignor Armando Matteo, è diretta a rispondere alle numerose obiezioni e opposizioni da parte di conferenze episcopali nel mondo, e ripete che la dottrina sul matrimonio non cambia, spiega che i vescovi possono discernere l'applicazione a seconda dei contesti, e ribadisce che le benedizioni pastorali non sono paragonabili a quelle liturgiche e ritualizzate.

In tema di Dottrina, si riconosce che «i comprensibili pronunciamenti di alcune Conferenze episcopali (...) hanno il valore di evidenziare la necessità di un periodo più lungo di riflessione pastorale». Tuttavia «quanto espresso da queste Conferenze episcopali non può essere interpretato come un'opposizione dottrinale, perché il documento è chiaro e classico sul matrimonio e sulla sessualità». In particolare quando la dichiarazione afferma che «sono inammissibili riti e preghiere che possano creare confusione tra ciò che è costitutivo del matrimonio, quale 'unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta a generare figlì e ciò che lo contraddice. Questa convinzione è fondata sulla perenne dottrina cattolica del matrimonio. Soltanto in questo contesto i rapporti sessuali trovano il loro senso naturale, adeguato e pienamente umano. La dottrina della Chiesa su questo punto resta ferma».

Nella nota si fa riferimento anche alla «situazione delicata di alcuni Paesi», spiegando che «se ci sono legislazioni che condannano con il carcere e in alcuni casi con la tortura e perfino con la morte il solo fatto di dichiararsi omosessuale, va da sé che sarebbe imprudente una benedizione. È evidente che i Vescovi non vogliono esporre le persone omosessuali alla violenza».

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