Il funerale
Giovedì scorso oltre mille persone hanno ricordato la vita di Cecilia Gentili e le sue azioni a sfondo politico-sociale. Conosciuta come paladina delle persone transgender e delle persone che vivono con l'HIV, la donna si batteva anche per difendere i diritti e la posizione delle prostitute nella società. Durante il funerale, infatti, è stata ricordata come «Santa Cecilia, la madre di tutte le puttane», al quale è seguito un lungo e caldo applauso tra le mura della cattedrale di New York. L'attivista era atea, ma la sua famiglia e i suoi amici hanno voluto organizzare l'elogio funebre in quella chiesa perché «è un'icona proprio come Cecilia», così come fa sapere il New York Times. La donna prima era cattolica e andava a messa con sua nonna, ma in più occasioni si è sentita rifiutata e non accettata da quel mondo in cui tanto credeva. Da qui l'ateismo.
🚨Anti-Catholic group of trans “activists” stage a mockery of the Christian faith INSIDE St. Patrick's Cathedral in NYC:
— CatholicVote (@CatholicVote) February 16, 2024
The mob staged a supposed funeral service for Cecilia Gentili, a transgender, atheist prostitute during who they eulogized as: "This whore. This great whore.… pic.twitter.com/7w0wmifzkH