Carrello tricolore, il governo si aspetta il contenimento dei prezzi della spesa in vista del Natale. Urso: un successo. Roma meglio di Milano

Lunedì 2 Ottobre 2023, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 08:54
Carrello tricolore, il governo si aspetta il contenimento dei prezzi della spesa in vista del Natale. Urso: «Un successo»
di Redazione web
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Con il ​carrello tricolore che ieri ha debuttato nella grande distribuzione, nei supermercati, tra gli esercenti, i commercianti, nelle farmacie e parafarmacie, con l'adesione di oltre 23mila punti vendita, il governo si aspetta il contenimento dei prezzi della spesa in vista del Natale. E per il ministro Urso il carrello tricolore è già «un successo».

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Urso: «Un successo che nessuno si aspettava»

«In pochi giorni siamo già a oltre 23 mila punti vendita, in gran parte supermercati, che ogni giorno si accrescono di esercenti, commercianti, farmacisti, con l'adesione dei marchi leader del Made in Italy: un successo che nessuno si aspettava». Così al QN il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, parlando del 'carrello tricolorè e del trimestre anti-inflazione. Il governo, spiega, si aspetta «il contenimento dei prezzi, soprattutto del 'carrello della spesà, tanto più importante in vista del Natale. Undici mesi fa, quando è nato il governo, l'inflazione era all'11,8%. Oggi siamo al 5,3% e dobbiamo portarla stabilmente sotto la media europea, evitando nel contempo che deprima i consumi». «Sarà un trimestre difficile - ammette Urso - anche per il forte aumento dei tassi di interesse: la Bce non guarda all'economia reale. Sembrano dei marziani che hanno smarrito la rotta. Dobbiamo farlo noi. Per questo abbiamo realizzato una Nadef responsabile ma non rinunciataria. Innanzitutto, il taglio del cuneo fiscale che dobbiamo rendere strutturale, ma anche l'eliminazione della seconda aliquota Irpef del 25%, alzando quella al 23 fino a 28mila euro di reddito. Centrale il rinnovo dei contratti pubblici, a cominciare dalla sanità. E stiamo valutando come incentivare il rinnovo di quelli privati, scaduti anche dieci anni fa». Rispetto all'ipotesi di un governo tecnico, «in verità ne hanno scritto i soliti noti - risponde Urso - evocando o più esattamente auspicando questa possibilità anche per creare allarme e sfiducia. Sia ben chiaro a tutti che dopo il governo Meloni non possono che esserci le elezioni».

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