Ferì una bambina in una sparatoria a Napoli, il 17enne in carcere «sorride e manda baci» in un video su TikTok

Mercoledì 2 Agosto 2023, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 14:46

«Un'offesa alla famiglia»

«Il video del detenuto da Nisida è un'offesa prima di tutto alla famiglia della bambina e poi uno sbeffeggiamento a tutti i cittadini». Così, in una nota, Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.P.P., commenta la notizia del video pubblicato su TikTok in cui uno dei presunti responsabili si mostra sorridente.

«È semplicemente scandaloso - sottolinea il sindacalista - assistere ai video diffusi, attraverso TikTok, dall'istituto per minori di Nisida, eravamo già abituati ai video dei detenuti-neomelodici e persino al più recente da Poggioreale-Napoli con detenuti che mangiano un gelato e mostrano uno spinello, ma questa volta vedere il sorriso del giovane detenuto di Nisida ci provoca un'indignazione più forte».

«Ma ciò che più ci sconcerta - conclude Di Giacomo - è che solo in queste occasioni ci si accorge che nelle carceri sono diffusi i telefonini anche quelli più tecnologici finiti persino nelle mani dei giovanissimi oltre che di boss, capo clan ed affiliati che hanno facile accesso ai social. Ma attenzione: se per i giovanissimi è 'tendenza', come sostengono magistrati anti mafia in trincea nella lotta alle mafie, l'uso dei social è invece dimostrazione di potere e contiene persino messaggi di comando inviati all'esterno. Noi lo stiamo denunciando da tempo: dalle carceri l'uso disinvolto del telefonino non deve essere consentito per sbeffeggiare le famiglie delle vittime e, contemporaneamente, lo Stato».

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