Allergica a 50 alimenti, Mia presa di mira dai bulli a scuola: «Noci nei miei pasti per vedere cosa sarebbe successo»

Lunedì 25 Dicembre 2023, 11:55

Le difficoltà di Mia e la sua reazione

Mia ha raccontato al DailyMail del suo percorso, della sua lotta quotidiana e della sua intenzione di rimanere positiva e combattere per se stessa e per gli altri: «Ho dovuto affrontare diversi episodi di bullismo al liceo. Gli altri ragazzi scherzavano dicendo che avrebbero messo delle noci nel mio cibo per vedere cosa sarebbe successo, il che è assurdo».

Poi, continua: «Quando ero alle elementari c'era un tavolo separato a mensa per chi era allergico alle noci e sedevo sempre lì da sola, ed è stato molto triste. Spesso non venivo invitata a uscire o alle feste a causa delle mie allergie, e nei rari casi in cui partecipavo a eventi di questo tipo mi sentivo esclusa dato che dovevo portarmi il cibo e non potevo mangiare nulla di ciò che c'era».

Il senso di solitudine e di esclusione è stato particolarmente forte durante gli anni del liceo, perché a quell'età le persone «non sono molto mature, e ho dovuto aspettare l'università per potermi permettere degli amici veri e propri. Oggi le persone che mi sono accanto capiscono e sono molto disponibili, ma non era così prima del college».

I suoi genitori l'hanno sempre supportata e mentre la mamma si è data da fare per provare nuove ricette appositamente per lei, suo papà spesso prendeva il suo stesso ordine quando andavano a mangiare fuori. Tuttavia, c'è chi non ha fatto lo stesso nella sua famiglia: «Alcuni non hanno voglia di capire e imparare, non gli importa. Mi vogliono bene, ne sono sicura, ma quando veniamo invitati a pranzi o cene mi rendono le cose difficili».

Mia spiega in che modo, in particolare, la mettono in difficoltà: «Ovviamente mi fa piacere e ci vado, ma devo sempre portarmi il mio cibo. Mi fa sentire esclusa, anche se sono lì e sono stata invitata, tutti mangiano cose buonissime cucinate da loro e io non posso toccare nulla. A volte è mia mamma che pensa a prepararmi qualcosa, e mi dispiace che debba farlo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA