Si risveglia dal coma dopo le botte ricevute a scuola dai bulli: «La 16enne parla ma non ricorda nulla dell'aggressione»

Il video di Kaylee Gain, vittima di un episodio di violenza e bullismo fuori da scuola, ha fatto il giro del mondo ed è diventato virale sui social

Si risveglia dal coma dopo le botte ricevute a scuola dai bulli: «La 16enne parla ma non ricorda nulla dell'aggressione»

di Redazione web

Kaylee Gain è una 16enne di St. Louis, nel Missouri, Stati Uniti, che è diventata famosa in tutto il mondo per ciò che le è capitato. La ragazzina è stata vittima di un brutale episodio di bullismo qualche settimana fa nei pressi della sua scuola, la Hazelwood East High School di St. Louis. Una sua coetanea l'ha aggredita con calci e pugni gettandola a terra e sbattendole ripetutamente la testa sull'asfalto.

Il video, ripreso da una ragazzina presente sul luogo dell'accaduto, ha fatto il giro dei social. Qualche giorno fa, la mamma di Kaylee aveva rilasciato alcune dichiarazioni sui social dicendo che la figlia respirava da sola e che forse si sarebbe svegliata dal coma. Ora, la 16enne, stando a quanto ha rivelato l'avvocato della famiglia, Bryan Kaemmerer in una nota, si sarebbe svegliata e avrebbe cominciato il suo percorso di riabilitazione, avrebbe anche parlato con i genitori ma non ricorderebbe nulla dell'accaduto. Per il caso di Kaylee erano anche state aperte due raccolte fondi su GoFundMe: una creata dall'amica di famiglia Sarah Hall (che ha accumulato 400.000 dollari, 370mila euro) e l'altra dal cugino di Kaylee, Hayden (che ha raccolto oltre 40.000 dollari, più di 37mila euro).

Le parole dell'avvocato della famiglia Gain

Come riporta il Mirror US, l'avvocato della famiglia di Kaylee Gain, Bryan Kaemmerer avrebbe aggiornato tutti sulle condizioni della 16enne: «Si è svegliata dal coma e ha lasciato da poco il reparto di terapia intensiva. Kaylee ha recentemente iniziato anche la logopedia e ha fatto qualche breve passeggiata con l'aiuto del personale ospedaliero, poiché non è ancora in grado di deambulare da sola». In seguito all'aggressione, infatti, Kaylee ha subito gravi lesioni cerebrali e danni al lobo frontale e nessuno sapeva se si sarebbe più svegliata o ripresa.
In merito al lato giudiziario, Kaemmerer specifica: «Data la natura particolarmente violenta di questa aggressione e anche tenendo conto delle ferite gravi riportate da Kaylee, non vedo perché la ragazza che l'ha aggredita non debba affrontare un processo come se fosse un'adulta a tutti gli effetti.

Semmai, si scoprisse che l'accusata aveva premeditato tutto e che sapeva benissimo che genere di traumi avrebbe potuto causare a Kaylee, allora bisognerebbe trattarla come una persona già maggiorenne, capace di intendere e di volere».

I post social 

L'avvocato Bryan Kaemmerer aggiunge anche che, nei giorni successivi all'aggressione di Kaylee Gain, la ragazza accusata di violenza avrebbe pubblicato (e poi cancellato) sui propri canali social, una serie di post in cui non mostrava alcun rimorso per quanto accaduto e per come si era comportata. Nei commenti, qualcuno le ha anche scritto che «avrebbe dovuto iscriversi ai tornei di MMA o WWE».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Aprile 2024, 15:19
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