Alessia Pifferi, le testimonianze: «Non ha pianto quando ha visto Diana morta». «Diceva 'sono una buona mamma'»

Lunedì 3 Luglio 2023, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 16:06
Alessia Pifferi, la vicina: «Non ha mai pianto quando ha visto Diana morta». La bugia sulla baby sitter
di Redazione web
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Nuovi dettagli sul caso dell'omicidio della piccola Diana, la bambina di 18 mesi morta di stenti nella sua culla la scorsa estate, abbandonata in casa da sola dalla madre Alessia Pifferi. Durante l'udienza in tribunale a Milano che vede la 38enne accusata di omicidio volontario pluriaggravato, è stata ascoltata la testimonianza della vicina di casa, Letizia, che ha raccontato di come la mamma non abbia mai pianto dopo aver visto che la figlia era morta. Mentre il medico che le ha dato conferma della tragedia ricorda come abbia sì versato qualche lacrima, ma che non fosse «straziata».

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Alessia Pifferi non ha mai pianto

«Non ha mai pianto Alessia e mi ha chiesto 'ora che mi succede mi arrestano'?». A parlare, nell'aula del processo di primo grado ad Alessia Pifferi, accusata dell'omicidio aggravato della figlia Diana, è la vicina di casa Letizia. Parole che sono state pronunciate quando la donna ha capito che la piccola, abbandonata da sola in casa da più giorni, era morta. La mattina del 20 luglio 2022, giorno del ritrovamento della piccola, «intorno alle ore 10, mi citofona agitata: 'venga, la bambina non respira più' - racconta la vicina di casa -. Siamo salite e siamo entrati nella camera e ho visto la bambina. Era supina, con una magliettina che le copriva fino al pancino, aveva le manine e i piedini scuri, aveva gli occhi chiusi e le palpebre scure e Alessia mi ha chiesto 'è morta?'. lo non ho risposto, siamo rimaste li pochi secondi, poi l'ho fatta sedere sul divanetto in sala, spostando le valige (era appena rientrata) e mi ha raccontato che aveva lasciato la bimba con una baby sitter, ma al suo rientro non c'era». Poi la chiamata ai soccorsi.

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