Il deficit cognitivo
La difesa aveva precedentemente proposto, attraverso il consulente psichiatra Marco Garbarini, che Alessia Pifferi soffrisse di un deficit intellettivo moderato, ipotesi che avrebbe potuto influenzare la sua capacità di empatia e prevedere le conseguenze delle sue azioni. Tuttavia, questa narrazione è stata messa in dubbio dalla Procura, che ha evidenziato come Pifferi fosse in grado di comunicare efficacemente e comprendere la gravità delle sue azioni.