Alessia Pifferi, la mamma che nel luglio 2022 lasciò morire di stenti la figlia Diana, era capace di intendere e di volere. Lo ha stabilito la perizia psichiatrica firmata dallo psichiatra forense Elvezio Pirfo, depositata oggi e disposta dalla Corte d'Assise di Milano nel processo per omicidio volontario aggravato. La valutazione ha stabilito che il quadro psichiatrico della 38enne non le impedisce significativamente di partecipare consapevolmente al processo. Questo esito potrebbe avere implicazioni significative sulla sua potenziale condanna, che può portare all'ergastolo. La discussione sulla perizia e le sue implicazioni sarà al centro della prossima udienza, prevista per il 4 marzo, dove verrà esaminato il contraddittorio tra le parti.