DINAMICA E COLPE
«Credo che la professione meriti rispetto ha aggiunto e che ci voglia rispetto anche nei confronti dei cadaveri. Da parte degli Ordini dei medici ci sarà una valutazione deontologica sul comportamento dei professionisti coinvolti».
Le immagini del ballo del Gioca Jouer sono state registrate alcune settimane fa, durante «una pausa di un'esercitazione anatomica all'estero su corpi donati a fini di studio e formazione, quindi assolutamente avulso dal contesto professionale e medico legale». A spiegarlo è il docente di Medicina legale dell'università di Catania, Cristoforo Pomara, titolare di una sessione del Convegno nazionale della società italiana di medicina legale dal titolo "Live Autopsy". «Non era una autopsia giudiziaria né un riscontro diagnostico», ha ribadito il professore, spiegando che il video è stato diffuso «illegalmente». Secondo questa versione dei fatti, il filmato riprende infatti un «momento distensivo, comunque necessario a stemperare la tensione derivante dalle delicatissime attività formative che si stanno svolgendo».
Uno sforzo, questo, che non può essere «mortificato da pochi secondi di un video». Il professor Pomara assicura a nome suo e di tutti i presenti che non vi è «mai» stata «la volontà di mancare di rispetto. Quel rispetto sottolinea che invece è mancato a chi ha diffuso le immagini in spregio a ogni principio di riservatezza e che per questo dovrà rendere conto innanzi all'autorità giudiziaria e, ove si tratti di un medico o di un accademico, anche agli organi disciplinari competenti». In conclusione, il docente aggiunge di avere già preso contatti, in questo senso, con il suo avvocato.
IL DISSENSO
In merito alla vicenda sono poi intervenuti anche i medici legali italiani iscritti alla Simla, la società italiana di medicina legale e delle assicurazioni. Tramite le parole del presidente Francesco Introna hanno preso le distanze da quanto accaduto, definendo «riprovevole» l'atteggiamento dei professionisti in quell'aula universitaria di Malta, dove tra un passo di danza e l'altro venivano sezionati cadaveri. «Le autopsie, al pari degli interventi chirurgici sottolinea sono realizzate da specialisti del settore e il comportamento deontologico dei medici legali italiani è da sempre improntato al massimo rispetto della dignità del cadavere e dei parenti». Come ha poi fatto sapere il vicepresidente Franco Marozzi, oggi «tutto il direttivo Simla è a Roma per la Consensus Conference relativa alla valutazione medico-legale delle menomazioni all'integrità psico-fisica comprese tra dieci e cento punti di invalidità permanente. Approfitteremo di questa singolare coincidenza ha detto per affrontare la questione», esprimendo «dissenso» e prendendo «posizioni ufficiali».Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Aprile 2024, 06:34
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