Tumore al colon, allarme dei medici: «È in aumento tra i giovani»
Tumori, scoperto un nuovo bersaglio blocca-cancro: lo studio della Sapienza e del Bambino Gesù
I pazienti che hanno tratto beneficio dal trattamento hanno mostrato non solo un ritardo alla progressione di malattia ma anche un tempo più lungo di sopravvivenza rispetto ai pazienti che non hanno risposto al farmaco.
I gliomi sono tumori che originano dal sistema nervoso centrale e hanno in Italia una incidenza di 5-6 casi per 100.000 persone adulte per anno (dati Aiom 2018). Si tratta di neoplasie eterogenee e aggressive, per le quali esistono pochi spazi terapeutici per cui ogni piccolo passo della ricerca clinica che ne migliori la prognosi è da considerarsi un risultato incoraggiante. «Persone colpite da una recidiva di glioma - ha spiegato Alessandra Fabi, oncologa del Regina Elena e primo autore dello studio - dispongono di limitatissime opzioni terapeutiche. Possiamo quindi ritenere molto soddisfacenti i risultati dello studio da noi condotto, che dimostrano i benefici clinici e la tollerabilità di una terapia a base di carboplatino in pazienti che hanno terminato il vantaggio e sono resistenti ai dai chemioterapici di prima e seconda linea per questa patologia: temozolomide e nitrosouree».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2019, 21:39
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