Meloni boccia il superbonus: «È costato 2mila euro a italiano, truffe per 9 miliardi. Ora evitare il tracollo»

La premier Meloni spiega lo stop al bonus edilizio. Ecco cos'ha detto nella sua rubrica social

Meloni boccia il superbonus: «È costato 2mila euro a italiano, truffe per 9 miliardi. Ora evitare il tracollo»

di Domenico Zurlo

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella sua rubrica social Appunti di Giorgia, ha parlato dell'addio al superbonus edilizio e delle polemiche che ne sono scaturite: una vicenda delicata, con cittadini e imprese edili che protestano, e una valanga di euro in detrazioni. Secondo quanto riportato dalla Cgia di Mestre ieri, la misura sarebbe costata allo Stato italiano quasi 72 miliardi di euro, e il risultato sarebbe comunque insoddisfacente: a essere rimessi a nuovo, poche centinaia di migliaia di edifici, appena il 3% del totale.

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Meloni: «Superbonus è costato tantissimo»

«A ogni italiano il superbonus è costato 2000 euro. Quando spende lo Stato non è nulla gratis», ha detto Giorgia Meloni. «Il costo totale» dei crediti del superbonus «attualmente è di 105 miliardi di euro». «Ci sono state moltissime truffe, circa 9 miliardi di euro di truffe», ha poi spiegato, la premier, aggiungendo che «ora dobbiamo cercare soluzioni per evitare il tracollo di migliaia di aziende. Dobbiamo difendere il bilancio pubblico».

«Se lasciassimo il superbonus così com'è non avremmo i soldi per fare la finanziaria». «Convocheremo tutte le associazioni per chiedere come possiamo aiutarle e per mettere tutto su un binario sensato». «Vogliamo spingere le banche e tutti gli attori che possiamo coinvolgere ad assorbire i crediti che sono incagliati, che nessuno vuole prendere. E abbiamo definito meglio la responsabilità di chi deve prendere quel credito».

La premier su Regionali, migranti e Europa

Alle Regionali in Lazio e Lombardia c'è stata «un'affermazione del centrodestra ma anche un segnale che arriva dai cittadini sul consenso attorno lavoro che governo porta avanti. Ripagheremo consenso con le tanto attese riforme che l'Italia si attende e non sono state fatte negli ultimi anni», ha poi aggiunto la premier parlando delle elezioni regionali dello scorso weekend. «Tanti italiani vanno convinti a partecipare alle elezioni, il tasso di astensione alle Regionali è stato alto, ogni cittadino che decide di non partecipare al voto è una sconfitta per la politica».

«Sulle conclusioni del Consiglio sono molto soddisfatta: con sana volontà l'Italia può difendere i suoi interessi in Europa.

Sui migranti è sotto gli occhi di tutti che le conclusioni rappresentano un totale cambio di paradigma e di approccio. Entrano concetti come che l'emigrazione è un problema europeo e servono adeguate risorse». «Si parla di un piano per il mediterraneo: è una grande vittoria». «Abbiamo approvato dl sulla spesa dei fondi europei a partire dal Pnrr: ci lamentiamo che non abbiamo soldi e quando li abbiamo non sappiamo spenderli. Ne sono stati spesi meno della metà nell'ultima programmazione. Abbiamo fatto un decreto per trasformare risorse in sviluppo, accorpando le competenze su una struttura che segue e monitora e tratta tutti i fondi». 


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Febbraio 2023, 14:17
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