Ilaria Cucchi, visita in carcere agli attivisti di Ultima Generazione: «Loro arrestati, a Lollobrigida che ferma il treno niente»

La senatrice polemizza: Ragazzi lasciati tre giorni in carcere

Ilaria Cucchi, visita in carcere agli attivisti di Ultima Generazione: «Loro arrestati, a Lollobrigida che ferma il treno niente»

di Tommaso Cometti

La senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi ha incontrato mercoledì mattina, con la collega Francesca Ghirra, gli attivisti di Ultima Generazione, rinchiusi nel carcere di Regina Coeli in attesa della convalida degli arresti. La politica ha voluto rilasciare alla stampa un commento provocatorio, dicendo: «A Lollobrigida che ferma un treno niente, a loro il carcere per blocco stradale».

La visita

Gli attivisti di Ultima Generazione sono stati arrestati lunedì scorso, dopo il blocco dell’autostrada A12 all’altezza di Fiumicino. Secondo le parlamentari si tratta di "un provvedimento eccessivo e il primo nella storia delle manifestazioni ambientaliste". 

Queste le parole della senatrice: «Oggi insieme alla collega Francesca Ghirra siamo state a Regina Coeli per incontrare due attivisti di Ultima Generazione arrestati lunedì scorso dopo aver bloccato l’autostrada A12 Roma-Civitavecchia, perché riteniamo inaccettabile che per una protesta pacifica per i diritti di tutti, per un’azione di disobbedienza civile non violenta, siano stati trattati come delinquenti e messi in carcere».

Ilaria Cucchi ha poi aggiunto: «La destra non tollera il dissenso e sta cercando di impedire in tutti i modi a Ultima Generazione di portare avanti le proprie proteste.

Dopo i rave, il decreto Caivano e altre misure contro le giovani generazioni è chiaro a tutti l’accanimento della destra contro i giovani. Quella applicata a Ultima Generazione è una misura manifesto utile a dissuadere altri giovani dal manifestare pubblicamente il proprio dissenso. Ai giovani che bloccano l’autostrada la galera, mentre al ministro Lollobrigida che ferma i treni per scendere niente. Due pesi e due misure inaccettabili».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Dicembre 2023, 20:56
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