Meloni: «Difendere diritto di Israele a esistere, ma rispetto per la popolazione civile»

La premier: «A livello di politica interna penso che l'opposizione faccia il suo mestiere, la vedo più nervosa della maggioranza»

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Le guerre, lo scenario internazionale, la protesta dei trattori. La premier Giorgia Meloni intervistata dal Tg5 interviene sui temi principali sul tavolo del governo: «A livello di politica interna penso che l'opposizione faccia il suo mestiere, la vedo più nervosa della maggioranza. La maggioranza è compatta, ci sono sfumature diverse, ma è normale. Stiamo insieme per scelta, quando c'è da trovare soluzioni le troviamo». 

La guerra in Ucraina e Israele

«L'Italia deve continuare a giocare il ruolo di una nazione che non affronta la storia con gli slogan, che conosce la posta in gioco dell'invasione dell'Ucraina, della necessità di trovare una soluzione duratura alla questione mediorientale, di difendere il diritto di Israele a esistere ma di chiedere rispetto per la popolazione civile. È quello che l'Italia sta facendo tenendo le posizione serie», ha detto Meloni.

La centralità dell'Italia

Sul fronte della politica internazionale «sono soddisfatta del ruolo che l'Italia sta tornando ad acquisire, banalmente perché quella centralità diventa anche un ritorno per le nostre famiglie e le nostre imprese. La chiamiamo politica estera ma è anche politica interna. Probabilmente - prosegue la premier - si poteva fare un pò di più anche prima ma siamo in ogni caso contenti che oggi l'Italia abbia il ruolo che merita».

Sulla protesta dei trattori: «Li capisco, le Europee dirimenti»

Poi sulle proteste dei trattori: «Se qualcuno ha pensato di salvare l'ambiente facendolo contro gli agricoltori piuttosto che con gli agricoltori, semplicemente non sa di cosa parla. Per modificare tutto questo le prossime elezioni europee fanno la differenza, ed è quello che contiamo di fare. Quello che gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier, e su qualcuno abbiamo vinto, come sui fitofarmaci.

Capisco le proteste sulle follie di quella che dicevano essere transizione ecologica e invece era transizione ideologica».

«A livello nazionale - ha aggiunto la presidente del Consiglio -, le risorse sono aumentate per il settore, abbiamo portato da 5 a 8 miliardi i soldi del Pnrr, abbiamo istituito una serie di nuovi fondi, facciamo del nostro meglio ma chiaramente l'Europa da questo punto di vista è dirimente».

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Meloni: «I dati economici ci danno ragione»

«Noi abbiamo fatto una scelta, di concentrare le poche risorse di cui disponevamo tutte per aiutare il reddito delle famiglie, i salari, il lavoro, le aziende, in una condizione economica molto complessa: i risultati sulla carta ci danno ragione», ha detto Meloni, aggiungendo che «i dati occupazionali dicono che abbiamo il record di occupazione, il record di contratti stabili, di aumento dell'occupazione femminile, la più bassa disoccupazione degli ultimi 15 anni anni».

«Il reddito disponibile delle famiglie secondo l'Ocse è aumentato in Italia 6 volte di più di quanto sia aumentato nella media delle altre nazioni - continua Meloni -. Significa che concentrare le risolse su questo, piuttosto che disperderle in cose che avrebbero avuto e avevano un impatto minore, era una scelta corretta. Dopodiché non ci accontentiamo: bisogna continuare a lavorare. Abbiamo tentato di dare un segnale molto chiaro al mondo delle imprese, con alcuni provvedimenti: non saremo mai un ostacolo ma siamo un alleato di chi produce crea ricchezza e posti di lavoro. Anche questo può fare la differenza».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Febbraio 2024, 20:45
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