Giulia Cecchettin, Valdegamberi contro la sorella Elena: «Dimettermi? No, chi mi ha votato la pensa come me». Cosa ha detto il consigliere della Lega

Il politico parla delle polemiche e dei messaggi di morte ricevuti

Giulia Cecchettin, Valdegamberi contro la sorella Elena: «Dimettermi? No, chi mi ha votato la pensa come me» Cosa ha detto il consigliere della Lega

di Redazione web

«Una recita ideologica». È la frase che il consigliere leghista Stefano Valdegamberi ha rivolto contro Elena Cecchettin, sorella di Giulia, morta a soli 22 anni ed ex ragazza di Filippo Turetta. Una dichiarazione che ha scatenato un'accesa polemica: «Dimettermi? No. Quelli che mi hanno votato la pensano come me», ha risposto il politico a chi gli ha chiesto di rassegnare le dimissioni dai suoi incarichi. «Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, mentre da quelli che professano la libertà di pensiero ho ricevuto messaggi di morte. Quelli sono da perseguire», ha spiegato il leghista. Critiche e richieste di dimissioni erano state avanzate dal Pd, con Rachele Scarpa che ha definito le affermazioni del consigliere leghista «disgustose».

Stefano Valdegamberi non si dimette

Il leghista, intervenendo a "La Zanzara" su Radio 24, ha dichiarato: «Ho ricevuto messaggi di morte da quelli che dicono di rispettare uomini e donne. Elena parla di uomo patriarcale e poi sui social ha richiami a simboli satanisti. Fa la morale e poi segue certe teorie sataniste. Viene a farmi la morale a me e poi segue certe teorie». Parole che fanno eco alle polemiche scatenate dal suo post su Facebook sulle affermazioni di Elena Cecchettin. «La violenza - osserva - non è solo dell'uomo. A Verona, si è suicidato un mio amico pressato dalla moglie. Il discorso di Elena è ideologico, ho il diritto di dire che non sono d'accordo. Lei critica la mentalità patriarcale poi esalta Lucifero», ha spiegato.

«Sono mitragliato - aggiunge - non riesco neanche a telefonare. Ricevo minacce, anche di morte. Le ricevo poi dai primi pacifisti che dicono di rispettare gli uomini e le donne, ma sono i primi a dirti ti aspettiamo sotto, veniamo a trovarti.

Ho sempre rispettato le donne ed essere messo sul piano di tutti gli uomini che "son così", non ci sto. Pena? Quella massima, non è possibile togliere la vita a una ragazza». 

Il post di Valdegamberi su Facebook

In un post su Facebook Stefano Valdegamberi  ha scritto: «Ho ascoltato a "Dritto e Rovescio" le dichiarazioni della sorella di Giulia. Posso dire che non solo non mi hanno convinto per la freddezza ed apaticità di fronte a una tragedia così grande, ma mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i Magistrati valutino attentamente. Non condivido affatto la dichiarazione che ha fatto. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro».

Il post, poi, continua: «Fossi un Magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto. E non aggiungo altro. Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla "società patriarcale". Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forse mi sbaglio ed è solo la mia suggestione».

Le parole di Luca Zaia

«Ho avuto modo solo in questo momento di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, nelle sue pagine social. Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità», ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Novembre 2023, 21:42
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