Svolta Trump, controlli per chi acquista le armi

Svolta Trump, controlli per chi acquista le armi
Valeria Arnaldi
Il presidente Usa Donald Trump «è favorevole alle iniziative per migliorare il sistema di controlli federali sui precedenti penali» di chi decide di acquistare un'arma. Una scelta politica inattesa annunciata, ieri, dalla portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders, che ha spiegato che Trump «ha parlato al senatore Cornyn del disegno di legge bipartisan che lui e il senatore Murphy hanno presentato». A pochi giorni dalla strage avvenuta nella scuola di Parkland, in Florida, il Tycoon ha deciso di dare una stretta sulle armi. Il progetto di legge presentato dai due senatori lo scorso novembre mira a garantire che le autorità federali e locali applichino la legislazione esistente e segnalino le fedine penali rivelanti al Nics, che va consultato prima di vendere armi.
Una nuova sfida, intanto, attende Trump. «Devo pagare tasse molto più alte», ha dichiarato Bill Gates, invocando lo stesso trattamento per tutti i super-ricchi come lui. La riforma, secondo il miliardario, «non è progressiva ma regressiva». E ancora: «Stiamo andando nella direzione opposta a quella auspicabile, in cui si allarga la rete di sicurezza e chi sta in cima paga più tasse».
Problemi anche sul piano diplomatico. Il capo dello staff Casa Bianca John Kelly e un agente del Secret service, a novembre, durante il tour asiatico di Trump, si sarebbero azzuffati con funzionari della sicurezza cinese per la valigetta del presidente Usa con i codici per lanciare un attacco atomico. I funzionari avrebbero impedito l'accesso al militare che la portava.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Febbraio 2018, 05:01
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