Operazione anti-lockdown, in tre Regioni la stretta contro lo Spritz per evitare di cambiare colore. I sindaci blindano le città

Operazione anti-lockdown, in tre Regioni la stretta contro lo Spritz per evitare di cambiare colore

di Simone Pierini


Le immagini dello scorso weekend - assembramenti e shopping come nulla fosse - hanno fatto drizzare le antenne ai governatori delle regioni a rischio di cambiare colore. Da questa sera a mezzanotte in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto parte l'operazione anti lockdown. Una nuova ordinanza condivisa tra i tre presidenti di Regione - Bonaccini, Fedriga e Zaia - e il ministro della Salute Speranza. Inasprire le misure restrittive per evitare di cambiare colore nella mappa di rischio italiana. «Meglio un sacrificio oggi che diventare rossi domani», ha letteralmente ammesso Zaia in conferenza stampa.


Se la mossa possa o no evitare il salto dal giallo all'arancione si vedrà proprio nel weekend. Oggi è infatti atteso il monitoraggio settimanale con l'aggiornamento dei 21 indicatori (diventati 22 proprio nelle ultime ore con l'aggiunta del dato dell'occupazione ospedaliera relativo al giorno precedente) e tra sabato e domenica dovrebbe arrivare la nuova ordinanza di Speranza. Nessun lockdown all'orizzonte per i prossimi giorni, almeno questo trapela, ma l'attenzione sarà rivolta tutta all'andamento del contagio. Attendono quindi queste tre regioni - le più a rischio arancione - insieme alla Campania, che potrebbe finire addirittura in zona rossa con un salto doppio. In tal senso è in arrivo oggi il report degli ispettori del ministero della Salute effettuato per 48 ore negli ospedali.


LE NUOVE ORDINANZE. Nel frattempo nel Nord Ovest e in Emilia hanno stretto la cinta. Le ordinanze attive da mezzanotte di oggi fino al 3 dicembre - che verrebbero tuttavia scavalcate qualora le regioni entrassero in zona arancione - prevedono la chiusura il sabato dei grandi esercizi, degli outlet e dei centri commerciali e la domenica di tutti i negozi ad eccezione di farmacie, edicole e alimentari. I ristoranti e i bar possono essere aperti ma dalle 15 alla 18 solo con l'obbligo di consumazione al tavolo (niente spritz in piedi con gli amici). Fortemente raccomandate delle fasce orarie (tra le 8 e le 10 del mattino) dedicate agli over 65 per andare al supermercato e consentito l'accesso a pubblici esercizi a non più di una persona alla volta. Non è permesso inoltre passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate. Confermato l'obbligo di mascherina a tutte le ore con la sola esclusione dell'attività motoria (consigliata lontana da zone centrali delle città).

Niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole specifiche. Nessuno stop invece alla mobilità tra comuni.

I PROVVEDIMENTI DEI SINDACI CONTRO GLI ASSEMBRAMENTI


ROMA
A Roma, per evitare assembramenti visti lo scorso fine settimana, il prefetto Matteo Piantedosi ha disposto controlli mirati nei parchi cittadini e sul litorale. E nel fine settimana saranno contingentati gli accessi alle vie dello shopping: oggi dovrebbe essere stilato l'elenco di strade e piazze a numero chiuso.
 


FIRENZE
A Firenze domani e domenica saranno chiusi bar e ristoranti. «Se però vediamo che le cose vanno male e che i comportamenti non cambiano, con i grandi affollamenti degli scorsi giorni, allora proporrò di limitare l'ingresso alle piazze del centro», ha annunciato il sindaco Dario Nardella.


BOLOGNA
A Bologna il sindaco Virginio Merola ha vietato nelle piazze e strade del centro storico ogni forma di manifestazioni, iniziativa od evento, comprese le esibizioni degli artisti di strada. Vietano l'accesso e lo stazionamento in piazza San Francesco (dalle 20 alle 6), piazza Verdi (dalle 18 alle 6) e piazza Aldrovandi (dalle 18 alle 6).


BARI
A Bari è in vigore un'ordinanza che vieta lo stazionamento dalle 21 fino alle 2 del giorno successivo in 19 strade e piazze cittadine. Sarà anche anticipata alle 19 la chiusura dei negozi e vietato l'ingresso allo skatepark, nel tentativo di evitare assembramenti come quelli dei giorni scorsi.


VERONA
Il capoluogo ha la situazione più critica tra le città venete. Il sindaco Federico Sboarina ha chiuso numerose strade e piazze. E in centro è stato istituto il senso unico per le vie pedonali, proprio per evitare che i passanti si incrocino. Allo studio blocchi, controlli e accessi contingentati al centro storico.


PALERMO
A Palermo il sindaco Leoluca Orlando ha firmato l'ordinanza che dispone fino al 3 dicembre il divieto di stazionamento per le persone, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 22, sabato, domenica e festivi dalle 5 alle 22, nelle zone del centro. Per domani e domenica, dalle 5 alle 22, anche in tutto il litorale, comprese spiagge, coste, aree verdi.





 


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Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Novembre 2020, 13:09
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