Sarcomi, ecco la giusta terapia

Sarcomi, ecco la giusta terapia
Antonio Caperna
CHICAGO - I sarcomi appartengono al gruppo dei tumori rari. Tuttavia questi ultimi, tutti insieme rappresentano circa il 20% delle diagnosi di tumore solido dell'adulto. Non sono quindi un problema trascurabile.
Tra questi ci sono un sottogruppo particolare, ovvero i tumori della muscolatura liscia uterina con potenziale di malignità incerto (STUMP), oggetto di uno studio presentato al recente Congresso americano di oncologia ASCO di Chicago dalla dottoressa Roberta Sanfilippo, dirigente medico di primo livello presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e tra i maggiori esperti di sarcomi.
«Ci sono due aspetti da considerare - evidenzia la specialista - il primo è distinguere al tavolo del patologo se la malattia è maligna o benigna, il secondo è scegliere la giusta terapia. Si è scoperto però che in caso di recidiva questi tumori sono sensibili alla terapia ormonale e quindi come primo approccio si può evitare la chemioterapia. Individuare il giusto sottogruppo di malattia, quindi consente  di avere un risvolto pratico nella cura delle pazienti».
In generale tra i vari tipi di sarcomi, gli STUMP possono essere considerati come leiomiosarcomi a basso grado. I Leiomiosarcomi e i liposarcomi sono gli istotipi più frequenti fra i sarcomi e possono essere sensibili a un altro farmaco, la trabectedina. I Liposarcomi rappresentano il 25% dei casi al momento della diagnosi e si suddividono in 3 tipi, tra cui il mixoide.
La trabectedina, prodotta da PharmaMar, ha una probabilità di controllo tumorale del 90% in questo particolare tipo di liposarcomi, dove in seconda linea è la molecola più ampiamente valutata, dimostrando fino ad oggi l'efficacia di trattamento più elevata.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Giugno 2019, 05:01
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