Nella piazza di spaccio pure la mensa per i pusher

Gestivano la piazza di spaccio a Ponte di Nona garantendo servizi di sostegno operativo, come una mensa aziendale. Vedette, pusher, cavallini e rette potevano contare sull'omertà di parte dei residenti del quadrilatero di strade compreso nella zona delle case popolari. Nella filiera del narcotraffico il 30nne Christian Ventre, a capo dell'associazione per delinquere smantellata dai carabinieri della compagnia di Tivoli, aveva assunto anche persone incensurate e grandi di età a cui aveva affidato la mansione di preparare i pasti per gli spacciatori. In manette sono finite in tutto 22 persone al termine del blitz coordinato dal procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia Ilaria Calò e dal sostituto Nadia Plastina. Centomila euro al mese l'indotto del gruppo, che ogni giorno vendeva fino a 300 dosi di cocaina. (E.Orl.)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Marzo 2021, 05:01
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