Morti 5 giovani, torna la strage del sabato sera

Michela Poi
Salvatore, Natale, Sasà, Edoardo, Federico. Tutti meno di trent'anni. Tutti morti. Tutte vittime della strage del sabato sera in due diversi incidenti stradali.
Sono le 5 di mattina a Vibo Valentia, in Calabria, quando i 4 ragazzi (Salvatore Farina e suo cugino omonimo, Natale Chiera e Gianmarco Nesci), tutti ventenni, stanno tornando a casa dopo una nottata in discoteca. Sfrecciano a tutta velocità a bordo della loro auto sulla Trasversale delle Serre. Sono quasi arrivati a destinazione. Poi, l'impatto. Non fanno in tempo a frenare che un camion li travolge. Per loro non c'è niente da fare: muoiono sul colpo. Gianmarco, il quarto giovane a bordo, riesce incredibilmente a sopravvivere e viene ricoverato d'urgenza in ospedale. Le cause dell'incidente sono ancora tutte da chiarire. Le pagine social, intanto, si riempiono di messaggi di cordoglio. Giovanissimi con tutta la vita davanti la cui morte, forse, poteva essere evitata. «Ancora non ci posso credere. Rimarrai sempre nel mio cuore», scrive un amico ad Alessandro su Facebook. «Sei l'amico di sempre», scrivono altri sulla sua pagina Instagram.
Alla stessa ora, sulla Firenze-Pisa-Livorno ci sono altri due giovani di ritorno da una serata alcolica. Sono Edoardo e Federico, amici da sempre. I ragazzi viaggiano ad altissima velocità in direzione Firenze, dove abitano. Una Golf è ferma in mezzo alla strada, dopo aver tamponato un'altra auto. I due non si accorgono di nulla e colpiscono in pieno entrambe le auto. L'urto è violentissimo. La Polo su cui viaggiano si capovolge. Il 118 tenta di salvarli, ma i loro corpi sono incastrati tra le lamiere. Anche per questi due giovani, non c'è nulla da fare. Tra i feriti c'è pure l'automobilista a bordo della Golf. Per la famiglia di turisti che viaggiava sulla terza auto coinvolta, invece, solo un grande spavento.
Edoardo, 29 anni, dopo gli studi a Bologna, aveva iniziato a lavorare al Palazzo di Giustizia di Firenze. Federico, 28 anni, interista sfegatato, era nato a Empoli e si era poi trasferito a Firenze per lavoro. Vite spezzate e sangue sull'asfalto. Sogni volati via. L'ultimo saluto messaggio degli amici su Facebook: «Così resterete davvero abbracciati per sempre».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2019, 05:01
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