L'epidemia di coronavirus ha provocato la prima vittima fuori dalla Cina, nelle

L'epidemia di coronavirus ha provocato la prima vittima fuori dalla Cina, nelle
L'epidemia di coronavirus ha provocato la prima vittima fuori dalla Cina, nelle Filippine. A Wuhan, focolaio dell'infezione, dopo dieci giorni di quarantena le autorità hanno stretto ancora di più le maglie isolando anche i casi sospetti, mentre i contagi in tutto il paese hanno superato i 14.300, provocando 304 morti. In compenso sono arrivate anche notizie positive, con 328 persone già dimesse dagli ospedali. La persona deceduta nelle Filippine era un 44enne cinese arrivato da Wuhan, dove a quanto sembra si era ammalato, ha reso noto l'Oms, che ha proclamato lo stato d'emergenza globale temendo una più virulenta diffusione del coronavirus fuori dalla Cina. In tutto il mondo sono ormai 23 i paesi toccati dai contagi, con due nuovi casi registrati in Germania, arrivati a 10, il numero più alto fuori dall'Asia.
Sempre più paesi stanno bloccando gli arrivi dalla Cina e diverse aziende straniere hanno chiuso temporaneamente gli impianti locali ed i negozi. I ministri della Salute del G7 si consulteranno in una conferenza telefonica per elaborare una risposta «uniforme» alla crisi. In Cina le misure draconiane per contrastare l'epidemia sono state adottate anche fuori dalla provincia focolaio di Hubei. Zhejiang, città di nove milioni di abitanti sulla costa, ha ristretto i movimenti dei suoi residenti e ha chiuso le strade, inclusi i 46 caselli autostradali. Pechino, come se non bastasse, deve fare i conti anche con un'economia nazionale indebolita dalla chiusura verso l'esterno. In questo scenario, la Banca centrale ha annunciato una maxi iniezione di liquidità sui mercati per 1.200 miliardi di yuan (173 mld di dollari). Il cuore della crisi resta l'Hubei, dove si sono registrati 45 nuovi decessi, tanto che la città di Huanggang ha chiuso gli esercizi commerciali, ad eccezione di supermercati, mercati agricoli e farmacie. E in tutta la provincia le vacanze per il capodanno lunare sono state estese fino al 13 febbraio. Wuhan, dove il coronavirus ha attecchito, è stremata da una quarantena di fatto che dura dal 23 gennaio, con i cittadini barricati in casa o in fila per farsi visitare. Con gesti disperati come quello di un uomo che si è impiccato per evitare di tornare a casa e contagiare la famiglia, perché non sarebbe riuscito a farsi visitare.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 05:01
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