Giletti resta alla corte di Cairo Non è l'Arena regina di La7

Giletti resta alla corte di Cairo Non è l'Arena regina di La7
Marco Castoro
Evidentemente per Urbano Cairo Massimo Giletti è un po' come il gallo Belotti. A ogni fine stagione si vocifera di una sua cessione, poi invece si ricomincia indossando la stessa casacca, quella granata per il centravanti, quella di La7 per il conduttore di Non è l'Arena.
Quest'ultimo aveva salutato il suo pubblico con parole che lasciavano intendere una trattativa in corso e di conseguenza la possibilità di un addio all'emittente, visto che il contratto scadeva il 30 giugno. Si vociferava di un passaggio alla Rai, più che altro perché a Fabio Fazio (l'irriducibile nemico) avevano fatto saltare il banco di Rai1 per catapultarlo su Rai2. Addirittura qualcuno ha pensato che Giletti potesse sbarcare a Mediaset. Ma niente. Nulla di tutto ciò.
Nei palinsesti del prossimo autunno di La7 - che questa mattina il patron Cairo annuncerà alla stampa c'è la conferma di Non è l'Arena condotta da Massimo Giletti, così come sono stati confermati tutti i cavalli di razza della scuderia, da Giovanni Floris a Myrta Merlino, da Corrado Formigli a Zoro, tanto per fare qualche nome. I dettagli dell'accordo con Giletti saranno ufficializzati oggi da Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication (gruppo proprietario di La7). Del resto Giletti il rinnovo se l'è meritato. A suon di gol, come Belotti. Gli ascolti del talk sono stati più che buoni. Una media nettamente superiore al target di La7, con inchieste e interviste che sono diventati casi nazionali (le sorelle Napoli, le accuse ad Asia Argento, la rissa al boschetto di Rogoredo).
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Luglio 2019, 05:01
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