«Basta kamasutra dei politici»

«Basta kamasutra dei politici»
Donatella Aragozzini
ROMA - Michele Santoro torna su Rai3, la rete che dice «è sempre stata la mia casa», con 4 nuove puntate di M, il programma già sperimentato lo scorso giugno con due speciali dedicati a Hitler. I nuovi appuntamenti, in diretta ogni giovedì in prima serata dall'11 gennaio, non saranno però improntati sulla ricostruzione filmica di fatti storici su quella falsariga ne farà altre 4 a maggio, stavolta su Aldo Moro bensì sull'attualità e la politica, ma alla maniera sua. «Io faccio quello che i telegiornali non fanno, quello che il flusso della rete non mi suggerisce spontaneamente perché coerente con i telegiornali spiega tratteremo la politica con un modo che è il nostro ed è diverso da Porta a porta, che è sempre stato un programma di equilibrio sistemico, in cui si riflettevano i rapporti di potere esistenti, anche per inclinazione del conduttore perché le pretese di oggettività ci sono solo nei libri di teoria delle comunicazioni». Un attacco a Bruno Vespa ma anche a tutti gli altri che fanno il «kamasutra delle posizioni politiche», ad esempio registrando alle 4 di pomeriggio se l'ospite può andare solo a quell'ora, dichiarando che «noi non facciamo il vestito addosso al politico». Salvo poi ammettere che per la puntata del 1 febbraio, nella quale sono attesi Renzi, Salvini e Di Maio per parlare di tasse e evasione fiscale, «adatteremo il format» in modo che possano essere presenti «se vogliono, separatamente e a pari tempo».
Non interverrà invece Berlusconi, non perché non sia stato invitato ma perché «non ha dato la sua disponibilità», ospite fisso sarà però il pupazzo Nazareno Renzoni, già visto a Servizio pubblico («è una maschera drammatica»), così come non mancheranno le vignette di Vauro, i monologhi satirici di Andrea Rivera e «l'allegria urticante di The Pills», mentre Roberto Saviano farà ogni settimana una sorta di editoriale. Gli appuntamenti saranno tutti monografici, si comincerà con le banche, con ospite «un finanziere che vive a Londra e che ha voluto capire come funzionano gli istituti di vigilanza», nei successivi si parlerà di immigrazione, con il ministro Minniti, e infine di Roma Capitale, con l'auspicio che «voglia partecipare il sindaco». A chi gli domanda perché solo 4 puntate, Santoro risponde: «ogni tanto mi piace fare qualcosa ma non voglio più fare un programma che va in onda tutto l'anno, per quello posso solo essere consulente».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Gennaio 2018, 05:01
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