Aggredito e ucciso sulla banchina del Tevere

Aggredito e ucciso sulla banchina del Tevere
Emilio Orlando
Accusato e poi prosciolto per insufficienza di prove dall'omicidio dello studente americano della John Cabot University Beau Solomon avvenuto nel 2016. Ma stavolta il 45enne punkbestia M. G. sembra davvero nei guai, visto che è stato accusato della morte di un clochard rumeno di 38 anni, avvenuta ieri sera sotto ponte Sisto: proprio a poca distanza da dove il presunto assassino venne fermato quattro anni fa.
Il cadavere giaceva accanto ad una bicicletta con le mani ed il volto insanguinati, con ferite compatibili con un coltello e con diverse ecchimosi ed abrasioni su tutto il corpo. Alcuni testimoni, presenti sulla scena del crimine, hanno raccontato alla polizia di aver visto il quarantacinquenne discutere animatamente con la vittima, che poi si è accasciata a terra sulla pista ciclabile. L'aggressore che aveva al guinzaglio un cane di razza labrador, è fuggito ma è stato fermato ed arrestato dagli agenti del reparto volanti con l'accusa di omicidio volontario. Un lite per futili motivi sembrerebbe essere il movente del delitto, ma gli inquirenti non escludono che il litigio possa essere scoppiato perché il romeno in biciletta era stato infastidito dal cane del Punkabbestia.
La vicenda avvenuta ieri, potrebbe anche riscrivere l'omicidio dello studente americano per il quale l'assassino venne assolto per non aver commesso il fatto e che è ancora un delitto irrisolto. Secondo la ricostruzione della procura, M. G., la notte del 30 giugno 2016, al culmine di un violento litigio, ripreso dal video di una telecamera, con lo studente, che era arrivato ubriaco sulla banchina del fiume dopo una serata passata in un pub. Il punkbestia lo avrebbe spintonato, prendendolo a calci e lo scaraventò in acqua.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Maggio 2020, 05:01
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