«Napoli, ecco Ringhio Starr»

Marco Zorzo
Da Carlo a Gennaro. Da Ancelotti a Gattuso. Da un ex milanista e un altro ex rossonero. Il Napoli da ieri... ringhia. Come antipasto, un torello con i suoi nuovi scugnizzi a Castel Volturno, sotto gli occhi di Aurelio De Laurentiis, il padre-padrone partenopeo che ha cacciato Ancelotti dopo una qualificazione agli ottavi di Champions, timbrata l'altra sera.
Un Ancelotti che ha avuto parole al miele per salutare Napoli e i tifosi. Con ADL che ha dato via Social il benvenuto a Gattuso. Con un ricordo e un saluto ad Ancelotti: «Siamo sempre amici, ma le nostre strade si sono divise».
Poi in sala stampa, ecco la presentazione del patron azzurro:« Ecco a voi Ringhio Starr...». Eccolo, Gattuso, con la difvsa partenopea (fa stranon vederlo in rossonero) e la solita carica di simpatia e varia umanità: «Perché ho detto sì al Napoli? Semplice, negli ultimi 10 anni si è creato un grande nome sia in Italia che in Europa. Ho giocatori funzionali alla mia tipologia di gioco, il 4-3-3. Quando ho visto il presidente? Domenica: mi sono fatto 1200 chilometri in macchina... E posso dire che ho vissuto due giorni difficili. Con Ancelotti ci siamo sentiti in mattinata (ieri, ndr). Per me Carlo è come un papà: con lui oltre 400 partite da calciatore. E spero di ottenere il 10% di quanto ha fatto lui in carriera...».
Presente e futuro, a voi il Ringhio-pensiero: «Difficile, dobbiamo risalire: lavorare e pedalare, testa bassa e determinati. Ma dobbiamo recuperare e centrare l'obiettivo della Champions, ora lontana. Però questa squadra può e deve farcela». Capito?
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Dicembre 2019, 05:01
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