Massimo Sarti
E derby sia, il prossimo 27 gennaio (salvo variazioni per esigenze

Massimo Sarti E derby sia, il prossimo 27 gennaio (salvo variazioni per esigenze
Massimo Sarti
E derby sia, il prossimo 27 gennaio (salvo variazioni per esigenze tv). L'Inter raggiunge il Milan nei quarti di Coppa Italia. E se i rossoneri hanno dovuto attendere i rigori per avere ragione del Torino a San Siro, i nerazzurri li hanno evitati solo al 119' in casa della Fiorentina: 1-2 sui viola, beffati in extremis indovinate da chi? Da Romelu Lukaku, decisivo anche da subentrato. «Sta cercando di smaltire un problemino, aveva lavorato a parte negli ultimi giorni», assicura Antonio Conte. È del belga il gol decisivo, di testa, su assist di Barella, anch'egli partito dalla panchina.
Un altro mattoncino su una stagione clamorosa per l'ex United: 17 gol in 22 partite ufficiali. L'ennesimo segnale alla Juventus in vista del big-match del Meazza di domenica sera in campionato.
«Mi aspetto una gara tattica tra due squadre che stanno facendo belle cose. La Juve è una big, ci prepareremo bene. Siamo una squadra giovane e vogliamo migliorare», afferma Lukaku, leader in campo dell'Inter che era passata in vantaggio al 40' con un rigore di Vidal (fallo di Terracciano su Sanchez scovato al Var), salvo essere raggiunta dalla Fiorentina al 57' grazie a Kouame.
Da segnalare anche un penalty erroneamente concesso ai viola (Massa solo al monitor vede che Skriniar entra pulito su Kouame) e non poche occasioni non sfruttate dai nerazzurri. Conte si sarebbe evitato volentieri i supplementari, ma verso la Juve ci sono tanti altri aspetti positivi: «Avremmo potuto risolverla nei 90', ma comunque vincere su un campo difficile e qualificarci rappresenta energia allo stato puro, che ricarica».
Un unicum sono poi i 120 minuti in campo per Eriksen, dopo averne collezionati appena 393 in stagione. «È un valore aggiunto? L'ho sempre detto. Cerchiamo di coinvolgerlo in tutto e per tutto, poi ovviamente devo fare delle scelte. Spero che questa partita possa servire anche a lui a credere di più in se stesso», chiosa Conte. Occasione persa invece per Sensi, ancora per un problema fisico: «Ha avuto in riscaldamento un affaticamento a un polpaccio. Mi ha detto che non se la sentiva di rischiare. Sto cercando di proteggerlo».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Gennaio 2021, 05:01
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