Massimiliano Leva
«Siamo noi i veri indipendenti della musica italiana».

Massimiliano Leva
«Siamo noi i veri indipendenti della musica italiana». Parola dei fiorentini Dirotta su Cuba, maestri del funky made in Italy. «La realtà è questa: le radio non ci passano , ma alla fine non ci importa neppure tanto, perché alle radio non ci facciamo più caso neanche noi», spiega Stefano Di Donato, basso e anima musicale con Simona Bencini, voce e con Rossano Gentili, fondatore e tastiere (ma che non va in tour). «Per esempio il singolo Good Things, in uscita venerdì, in inglese, ha un certo ritmo, va davvero forte anche se so che ai deejay radiofonici non piacerà. Ma tant'è. Meglio piacere a pochi, godersi il proprio pubblico e girare in concerto».
Di live non ne hanno fatti pochi visto che sono state cinquanta le date in un anno: «Non chiedo niente di più di ciò che ho: faccio un lavoro stupendo, amo la musica e vivo di questo. Non voglio altro», assicura Di Donato. Il gruppo fondato nel 1989 da Rossano Gentili, si sciolse nei primi anni Duemila per poi ricomporsi una decina di anni fa. Il primo ad andarsene fu Di Donato: «Lasciai il gruppo perché davvero non sopportavo più lo stress. Sognavo cose semplici, come fare la spesa ogni giorno ma non potevo. Oggi sto bene e non rimpiango nulla». E infatti, riecco i Dirotta di nuovo in pista, non solo con un nuovo singolo, ma anche con un nuovo cd in lavorazione e con un tour che il 26 gennaio arriva sul palco del Blue Note. Che concerto sarà? «Abbiamo riarrangiato tutti i pezzi con un nuovo sound. È qualcosa per cui provo sempre adrenalina, mi fa stare bene». E sul nuovo singolo in inglese spiega: «Non sono i testi a rendere speciali le canzoni dei Dirotta su Cuba, per noi è importante il groove, il ritmo. E poi amo Londra, ci vado sempre quando posso: Camden Town, quell'aria di melting pot che mi fa sempre sognare e che nella musica è così importante. Mi piace quella loro apertura musicale ai generi, quella voglia di mescolare sound e tradizioni». Tre dischi che non possono mancare nella sua discografia? «Direi Sgt. Pepper's dei Beatles, sicuramente uno dei Police e uno di Bob Marley». E il funky? «L'adoro, ma io sono fondamentalmente un rockettaro».
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Gennaio 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA