Roma sempre ostaggio dei vandali del calcio:
cosa potrebbe combinare l'Isis in questa città?

Roma sempre ostaggio dei vandali del calcio: ​cosa potrebbe combinare l'Isis in questa città?

di Franco Pasqualetti
Non è più tollerabile. Roma è stanca di sopportare la calata dei vandali di turno. Inglesi, tedeschi, olandesi, russi: ogni qual volta c'è una partita di coppa la capitale diventa terreno di conquista. Ieri si è toccato il fondo: i tifosi (?) del Feyenoord sono stati padroni del cuore della città distruggendo vetrine, imbrattando monumenti, picchiando anche donne e bambini.





Tutto questo perché? Lo chiediamo al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro: se un gruppo di idioti può prendersi la città non vogliamo pensare a quello che riuscirebbero a fare i terroristi dell'Isis. Eppure anche chi non ha frequentato gli stadi ha ben chiaro che in altre città europee quello che abbiamo visto ieri a Roma non sarebbe mai accaduto.



Provate a gettare una cartaccia a Trafalgar square davanti a un poliziotto. Ieri quella massa di barbari ha messo a ferro e fuoco piazza di Spagna. Impunemente. Possibile che solo a Roma deve valere la cultura della tolleranza? Da italiani e da romani ci siamo stancati: la nostra Capitale non può essere terreno di conquista. Ora per gli arrestati pene seversissime e per il futuro un pugno sempre più duro contro violenza e teppismo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Febbraio 2015, 09:08
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