In una vietta di Borgo Pio, a due passi dal Vaticano. Ancora una volta, la mano che ha disegnato il murale papale è quella dell'artista Maupal, al secolo Mauro Pallotta, artefice anche del celebre manifesto di Super Pope apparso in via Plauto nel 2014. Il primo murales dedicato a Bergoglio in versione supereroe, sempre a Borgo Pio. I due ritratti, però, hanno avuto lo stesso destino: rimossi in men che non si dica. In nome del decoro urbano ma contro la volontà di quanti, ieri come allora, sono arrivati da tutta Roma per fotografare il murales o quel che ne restava. Quell'immagine infatti in poco tempo ha fatto il giro della città. Rimbalzando tramite i social network tanto che una flusso continuo di curiosi, come in un vero pellegrinaggio, è andato avanti per l'intera mattinata.
Fino a quando, su ordine della Questura, sono intervenuti i vigli urbani: sul posto infatti sono giunti gli agenti del Pics, pronto intervento del Centro storico, che hanno richiesto l'intervento dell'Ama per la rimozione del graffito. Chissà cosa ne pensa il Pontefice visto che, dopo la rimozione dell'effige del Super Pope, convocò l'artista di strada Maupal per conoscerlo e ringraziarlo. Un gesto che, evidentemente, lo rese felice.
Per riparare una buca ci vogliono anni. Per cancellare un'opera d'arte mezza giornata. #Borgopio @virginiaraggi che dici? pic.twitter.com/5Jk2i2Uuuk
— Manuele K. Lancia (@zzkappa) 19 ottobre 2016
E ieri, in realtà, anche qualcun altro è rimasto felice: i gestori di quel locale che, suo malgrado ovviamente, è stato utilizzato come tela per il murales. La vetrina su cui simbolicamente si appoggia il Papa per giocare a tris, infatti, è quella di un alimentari letteralmente preso d'assalto da turisti, romani e curiosi. Per un tutto esaurito. Oggi quella parete è di nuovo pulita, non resta che aspettare di vedere dove spunterà un nuovo volto di Papa Francesco.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2016, 09:18
