Caso Maugeri, Formigoni in aula: "Viaggi e vacanze gratis erano solo scambi tra amici"

Caso Maugeri, Formigoni in aula: "Viaggi e vacanze gratis erano solo scambi tra amici"
«Non si tratta di utilità ma di scambi tra persone che sono amiche»: lo ha detto l'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, replicando alle accuse di corruzione, nel corso dell'udienza del processo sul caso Maugeri in cui è imputato. «Le barche erano di Daccò, che non le ha comprate per me ma per se stesso», ha proseguito Formigoni riferendosi ad alcune contestazioni contenute nel capo di imputazione. «Daccò mi invitava a bordo delle sue barche - ha sottolineato - e la mia unica colpa è quella di aver accettato l'invito di un amico». Rilasciando dichiarazioni spontanee in aula, Formigoni ha spiegato di essere «finito in uno scenario kafkiano, di totale fantasia». «Secondo l'accusa avrei cominciato a percepire le utilità dieci anni dopo l'inizio della mia attività delinquenziale a favore della Maugeri - ha aggiunto - e nonostante la mia capacità diabolica di corrompere sarei così fesso da non portare a casa nessun vantaggio nell'immediato». Formigoni poi ha definito come «assolutamente legittime» le delibere di Giunta finite sotto la lente di ingrandimento della Procura di Milano. «Alla Maugeri sono stati dati dei bei soldi - ha sottolineato - a mio avviso in modo del tutto legittimo. In 18 anni di presidenza non ho mai accettato che una delibera non venisse approvata all'unanimità - ha ribadito - ma gli atti secondo la Procura sono criminosi solo nel mio caso». Riferendosi all'accusa di associazione per delinquere, l'ex governatore lombardo si è difeso sostenendo di essere «accusato di aver creato un'associazione con un mucchio di gente che non conosco o che, nel 1997, ancora non conoscevo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2015, 16:47
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