Clochard bruciato vivo a Palermo, la sorella: «Chi l'ha ucciso non è umano»

Clochard bruciato vivo a Palermo, la sorella: «Chi l'ha ucciso non è umano»
«Sangue mio..., come hanno potuto farti questo? Mio fratello era una brava persona. Non meritava di essere bruciato vivo. Chi l'ha ucciso non è una persona umana». Lo ha detto all'Adnkronos Patrizia Cimino, la sorella di Marcello Cimino, il clochard quarantacinquenne di Palermo bruciato vivo la notte scorsa mentre dormiva nel suo giaciglio sotto ai portici della mensa dei Cappuccini. Patrizia Cimino tiene a sottolineare: «Mio fratello aveva una casa in cui abitare, ma da qualche tempo aveva deciso di dormire qui, alla missione dei Cappuccini. È stata una sua scelta». Marcello Cimino si era separato da poco tempo dalla moglie da cui aveva avuto anche dei figli.
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Marzo 2017, 13:24
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