L'Emilia come L'Aquila: la 'ndrangheta
rideva per gli appalti post-sisma

L'Emilia come L'Aquila: la 'ndrangheta ​rideva per gli appalti post-sisma

di Mario Fabbroni
ROMA - «Si può dire che la 'ndrangheta arriva prima dei soccorsi o, comunque, in contemporanea». Sono le parole usate dal gip Alberto Ziroldi nell'ordinanza-monstre che ha inferto un colpo durissimo (160 arresti) alla 'ndrangheta «che colloquia con la politica e gli imprenditori locali», infiltrandosi negli appalti conseguenti - ad esempio, al terremoto del 2012 in Emilia. E pure per il sisma de L'Aquila.





“È caduto capannone a Mirandola. Allora lavoriamo li”. Le intercettazioni registrano risate alla notizia del terremoto in un dialogo tra due indagati (Gaetano Blasco e Antonio Valerio): “È caduto un capannone a Mirandola”, dice il primo. Valerio ridendo risponde: “Eh, allora lavoriamo là...”. Blasco: “Ah sì, cominciamo. Facciamo il giro...”.



La retata eseguita dai carabinieri ha visto coinvolte diverse regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia), facendo scattare le manette per associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro. Tutti reati commessi con l'aggravante di aver favorito l'attività 'ndranghetista.



Nell'elenco delle persone arrestate risultano anche importanti imprenditori del settore edile: fra questi Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore Vincenzo, campione del mondo nel 2006 a Berlino. Ci sono anche Domenico Mesiano (già autista del Questore di Reggio Emilia) e il capogruppo di Fi nel consiglio comunale reggiano, Giuseppe Pagliani, ex ispettori di polizia ed ex carabinieri. Il clan Grande-Aracri di Cutro (Crotone) aveva «occupato l'Emilia Romagna dal punto di vista criminale», come ha sottolineato il procuratore capo di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo.

Una potente cupola affaristico-criminale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Gennaio 2015, 12:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA