Se la strage di Bucha avrà dei colpevoli in futuro, parte del merito lo avranno anche i social. Non solo per le tante testimonianze (atroci) diffuse con foto e video pubblicati ovunque. Un soldato si è fatto "beccare", perché ha pensato di imprimere il suo nickname di Instagram sul muro di una casa con una bomboletta spray. Dopo che i soldati di Putin hanno lasciato la città, distrutta e piena di cadaveri sparsi in strada, i giornalisti di Reuters arrivati per realizzare un reportage del disastro nella città vicino Kiev, hanno ritrovato la scritta "Wolf_68" impressa su un'abitazione che era stata occupata e sono potuti risalire così all'autore.
Il soldato russo in questione si chiama Kirill Kryuchkov. E nonostante il cambio di nome sul social, non è stato difficile ricostruire che fosse proprio uno degli uomini che erano a Bucha nei giorni del massacro. Sul suo profilo il soldato aveva diverse testimonianze che potevano confermare che si trattasse proprio di lui. Due persone che conoscevano Kryuchkov hanno confermato la presenza della sua unità militare in Ucraina alla Reuters. Lui invece non ha voluto commentare.
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La strage di Bucha
Dopo la ritirata dei russi da Bucha, sono emersi diversi potenziali crimini di guerra, nonostante da Mosca abbiano sempre negato le accuse, definendo le immagini elaborazioni della propaganda ucraina.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Maggio 2022, 19:10
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