Acqua potabile a Ponza grazie al dissalatore: partiti i lavori

L'isola non dipenderà più dalle navi cisterna provenienti da Napoli. Il sindaco raccomanda: ma niente cantieri d'estate

Acqua potabile a Ponza grazie al dissalatore: partiti i lavori

di Laura Alteri

Sono tornate al lavoro da settimane le escavatrici nel cantiere per il dissalatore temporaneo “skid” che Acqualatina sta realizzando, dallo scorso anno, sull’isola di Ponza, a Cala Dell’Acqua frazione Le Forna. Mentre a Ventotene è stato necessario sostituire l'impianto di dissalazione che aveva terminato il suo ciclo vitale, a Ponza si attende la conclusione dei lavori per il dissalatore temporaneo, che potrà finalmente rifornire i cittadini di 1.500 metri cubi di acqua potabile al giorno, mentre con l’impianto definitivo si arriverà anche a 4.000 metri cubi di acqua potabile quotidiana.

Il progetto del dissalatore include opere di presa, trasporto dell’acqua di mare fino all’impianto, opera di restituzione della salamoia e opere per l’immissione in rete dell’acqua potabilizzata. Se adesso Ponza si rifornisce di acqua potabile unicamente tramite navi-cisterna provenienti da Napoli, con il dissalatore l’isola potrà dirsi totalmente autonoma nella fornitura di acqua, che non dipenderà più neanche dalle condizioni climatiche che condizionano il trasporto marittimo.

La costruzione dell’impianto da 3,5 milioni di euro ha attirato però diverse polemiche, in particolare legate alle conseguenze sul turismo estivo che l’impianto avrebbe sull’isola. L’installazione dell'impianto di dissalazione è un obbligo per la società di gestione idrica, in seguito al protocollo d’intesa sottoscritto tra i Comuni di Ponza, Ventotene, Ato4, Regione e la stessa Acqualatina.

Un'installazione finalizzata a rendere autonome, a livello idrico, le isole pontine e che dovrebbe portare anche un risparmio in bolletta, in quanto la gestione della fornitura idrica mediante navi-cisterna è a carico di Acqualatina e, di conseguenza, incide fortemente anche sulle spese sostenute dai cittadini.

Inoltre il dissalatore porterà anche un vantaggio ambientale, vista la riduzione della mobilità delle navi-cisterna per rifornire di acqua le isole. I lavori si protrarranno oltre l’estate: il cantiere verrà sospeso durante i mesi estivi, come previsto da ordinanza sindacale, per evitare che i lavori possano danneggiare la vocazione turistica dell’area.

«Sappiamo che l’opera del dissalatore non è più negoziabile ed è necessaria per l’isola, ma ci auspichiamo anche che i lavori finiscano il prima possibile. L’importante per ora è che entro fine maggio vengano concluse le operazioni a mare, per rendere Cala dell’Acqua, tra le cale più belle e che si può raggiungibile con i mezzi fin giù, del tutto accessibile ai bagnanti», commenta il sindaco di Ponza Franco Ambrosino.

Al centro della polemica dello scorso anno vi era proprio il cantiere in avviamento alle porte della stagione estiva: a maggio 2023, il sindaco Ambrosino aveva chiesto e ottenuto un tavolo tecnico con il prefetto Maurizio Falco, con Egato4, Acqualatina e imprese appaltatrici, per richiedere la sospensione dei lavori del dissalatore mobile dell’acqua durante l'estate. Se da una parte Ponza ha urgentemente bisogno di un impianto autonomo, dall’altra i lavori, secondo il Comune, non dovevano partire alla vigilia della stagione turistica. Perciò, alla luce dell’esperienza della scorsa primavera, quest’anno il cantiere verrà interrotto prima dell’estate e riprenderà appena terminata la stagione balneare.


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Aprile 2024, 05:30
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