A Roma, durante alcuni scavi ordinari di manutenzione, emerge un tesoro dal passato: diversi resti funerari risalenti al II secolo d.C., tra cui un'ara perfettamente conservata di una ragazza morta a 13 anni e i frammenti di un sarcofago. Succede in via Luigi Tosti, all'Appio-Latino.
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Gli scavi, legati ai lavori propedeutici alla bonifica idrica della strada svolta da Acea Ato2, hanno consentito così le nuove scoperte della Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniela Porro. Lo scavo condotto da Archeo di Fabio Turchetta con la direzione scientifica di Angelina De Laurenzi, ha portato alla luce un edificio funerario che faceva parte della necropoli dell'antica via Latina con olle, urne cinerarie murate nelle pareti, sepolture a inumazione e resti in marmo di grande interesse.
L'ara della giovanissima Valeria è stata trovata a due metri sotto all'attuale piano stradale.
Il colombario di piccole dimensioni, 4 metri per 3, probabilmente ipogeo, era realizzato nel banco naturale di tufo e costituito da possenti murature in opera cementizia di 80 centimetri ricoperte da un paramento in mattoni, opus latericium, di ottima fattura. Le pareti erano rivestite di intonaco dipinto di giallo e rosso, a emulare delle lastre marmoree. L'edificio è stato rinvenuto però fortemente danneggiato, tanto che non si può escludere, spiegano gli archeologi, che possa essere stata demolito durante l'urbanizzazione del quartiere, avvenuta negli anni Trenta del secolo scorso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Maggio 2022, 12:36
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