Roma capitale delle truffe agli anziani: 30 al giorno, colpi tra le ore 11 e le 13. Ecco le zone preferite

La criminologa Anna Maria Casale: "Le vittime a rischio depressione"

Roma capitale delle truffe agli anziani: 30 al giorno, colpi tra le ore 11 e le 13. Ecco le zone preferite

di Emilio Orlando

Con una media di 30 truffe al giorno, Roma è anche la Capitale dei raggiri agli anziani ed alle categorie deboli. Un numero incredibile, allarmante, che diventa anche peggiore se si considera che solo una minima parte dei malviventi viene arrestata o identificata. 

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SPECIALIZZATI. Si tratta di bande di truffatori specializzati nell’ “arte del raggiro”, pendolari del crimine che spesso provengono dalla Campania. 


LA FASCIA ORARIA. Gli orari maggiormente a rischio per le vittime di questo tipo di truffe sono dalle ore 11 alle 13.


I LUOGHI. Dai quartieri del Centro Storico fino a quelli della periferia, quotidianamente vengono messi a segno una media di 8 “colpi” per ogni zona, la maggior parte dei quali impuniti. I truffatori ripuliscono non solo i conti correnti delle vittime ma spesso si fanno consegnare gioielli e contanti. 


MODUS OPERANDI. Differenti ma assimilabili i modus operandi utilizzati per entrare in casa delle vittime. I truffatori si spacciano per falsi dipendenti dell’Inps, tecnici del gas o delle società telefoniche ed elettriche, ma si arriva anche al falso agente delle forze dell’ordine oppure del segretario dell’avvocato che vuole soldi per non far arrestare il nipote del malcapitato anziano. 


VOCE RIPRODOTTA. Negli ultimi episodi denunciati dalle vittime alla Polizia e ai Carabinieri, prima di presentarsi davanti alla porta c’era stata una telefonata dove i raggirati giurano di aver sentito la voce autentica del parente tirato in ballo. In questi casi si tratta di voci che vengono riprodotte da una sofisticata applicazione tecnologica installata sugli smartphone di ultima generazione. 
Nei fascicoli che ogni giorno arrivano sui tavoli dei sostituti procuratori, i fatti denunciati raccontano di soldi sborsati per pacchi diretti ai figli (ignari di tutto), falsi incidenti provocati dal figlio che per evitare l’arresto avrebbe bisogno di denaro.

C’è spesso anche l’amico che ha un debito con il figlio. 


INFORMAZIONE. Polizia e carabinieri hanno attivato anche campagne di informazione nei centri commerciali, nelle parrocchie e in tutti quei luoghi dove gli anziani sono soliti radunarsi e incontrarsi. L’allarme sula preoccupante escalation dei raggiri alle categorie fragili è stato lanciato anche sabato scorso durante la cerimonia di Roma per l’apertura dell’anno giudiziario.

LA CRIMINOLOGA. Anna Maria Casale, direttore dell’Accademia di Criminologia e Scienze Forensi, psicologa e criminologa: i truffatori degli anziani come riescono a carpire la loro fiducia? 


«Gli anziani sono molto manipolabili perché, con l’avanzare dell’età, perdono progressivamente la capacità di analisi e di giudizio su quanto accade. Non solo. Tendono a fidarsi delle persone».
Anche degli sconosciuti?
«Si, gli anziani tendono a fidarsi anche delle persone che si presentano dal nulla. Cioè hanno una maggiore predisposizione alla fiducia, ritengono di “potersi affidare a qualcuno” perché sono più fragili e insicuri». 
Eppure sono vittime di storie che si ripetono, almeno nelle modalità: i truffatori avvicinano gli anziani e coinvolgono i loro parenti, sostengono di essere gli unici a poterli aiutare...
«Esatto. Pensano che il loro interlocutore, in questo caso il truffatore, sia uno che ne sa più di loro». 
Quali sono i danni che la truffa produce negli anziani a livello psicologico? 
«Quando viene truffata, la persona anziana entra in contatto con la propria fragilità: cioè si rende conto che l’età è la causa principale dell’essere stati truffati e quindi perdono fiducia nei confronti del mondo esterno. Peggio, credono di non saper più distinguere il bene dal male. E vanno in depressione»


Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Febbraio 2023, 11:05
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