Roma, controlli antidroga aggirati: ora dal pusher si va con il taxi. Boom di corse dai quartieri-bene a San Basilio

Roma, controlli antidroga aggirati: ora dal pusher si va con il taxi. Boom di corse dai quartieri-bene a San Basilio

di Emilio Orlando

I tossicodipendenti si muovono in taxi per comprare la cocaina nelle piazze di spaccio di Tor Bella Monaca e San Basilio. Infatti, con il taxi, danno meno nell’occhio e sono liberi di muoversi anche con il coprifuoco notturno. La conferma di quella che prima era solo una legenda metropolitana, arriva dai numerosi fermi della polizia del Casilino e dei carabinieri della compagnia di Frascati. Forze dell’ordine che, soprattutto in via dell’Archeologia (uno dei “supermarket” della droga più grandi d’Italia, in mano alle famiglie di narcotrafficanti dei Lioniello, Nastasi, Moccia, Di Bello e Federici) hanno intercettato le auto bianche con a bordo i loro “insoliti” passeggeri. 

I detective antidroga hanno sanzionato - con la segnalazione al prefetto - donne e uomini pronti ad acquistare gli stupefacenti grazie all’utilizzo dei taxi. «Capita sempre più spesso che spacciatori e consumatori di droga chiamino il taxi per farsi accompagnare - conferma Roberto Massullo direttore della centrale operativa Radio Taxi 357 -.

Stiamo assistendo sempre di più ad una preoccupante escalation, specie da quando c’è il coprifuoco, con una cadenza di due tre volte la settimana - continua il responsabile della sala radio -. Durante un turno di lavoro salgono a bordo persone che devono andare a Tor Bella Monaca. Poi molti di loro non pagano la corsa, beffando l’impotente tassista: che perde anche il denaro segnato dal tassametro». 


Un copione che va in scena soprattutto di sera. Una volta giunti a destinazione, i clienti della droga chiedono di aspettarli cinque minuti in strada. «Il tempo di entrare in un androne di via dell’Archeologia. Dicono di andare a prendere qualcosa lasciata in casa di amici. E come si fa a dire che non è così?». 


Sono giovani all’apparenza insospettabili. Studentesse o giovani donne ben vestite, di buona famiglia. Ragazzi come il 18enne denunciato dopo che, dal Tufello, era andato in taxi fino a San Basilio. Motivo: la polvere bianca.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Marzo 2021, 11:37
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