Roma, a Largo Argentina restaurata l’area sacra: si potrà visitare

Il recupero firmato Bulgari

Roma, a Largo Argentina restaurata l’area sacra: si potrà visitare

di Lorena Loiacono

L’area sacra di Largo Argentina, dove venne ucciso Giulio Cesare, torna ai romani e ai tanti turisti che potranno godere dell’incredibile spettacolo da vicino, senza doverlo osservare solo dall’alto: un restyling storico, firmato Bulgari che ne ha finanziato i lavori. Si tratta infatti di una delle aree archeologiche che, con le sue strutture sacre a partire dall’età repubblicana, è tra le più grandi di Roma.
Sono terminati i lavori di ripristino del sito archeologico: ieri il taglio del nastro alla presenza del Sovrintendente Claudio Parisi Presicce, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor. Con loro anche l’amministratore delegato di Bulgari, Jean-Christophe Babin, che ha finanziato l’intervento. È stato realizzato un percorso in sicurezza su una passerella che accompagnerà i visitatori tra gli antichi resti: potranno così camminare nella storia ed avvicinarsi ai templi e ai numerosi reperti provenienti dagli scavi e dalle demolizioni che hanno interessato la zona tra il 1926 e il 1930. Oltre al lungo camminamento, sono stati inseriti i pannelli informativi e due spazi espositivi ed è stata installata una pedana elevatrice a cabina aperta, che consente l’accesso all’area agli utenti diversamente abili. Sarà così possibile visitare l’area per vedere i quattro templi che risalgono al periodo compreso tra il IV e il I secolo a.C. e i resti che custodiscono il basamento di tufo della Curia di Pompeo, ritenuto il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare nelle Idi di marzo del 44 a.C..
«Il prezioso e attento lavoro di restauro - ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri, presente ieri all’inaugurazione - ha consegnato alla città e ai suoi visitatori un’area dal valore immenso, uno spaccato di storia di oltre due millenni.

L’area sacra è totalmente fruibile, grazie all’impegno di mecenatismo di Bulgari, principale sponsor dell’apertura del sito archeologico». Nella Torre del Papito ci sono i servizi di biglietteria e uno spazio espositivo, nel portico medievale, ed è inoltre presente un’altra area espositiva coperta, allestita nel portico orientale dell’area sacra, nella parte situata al di sotto del piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini. L’area archeologica è quindi accessibile con un biglietto di 5 euro per i non residenti e 4 euro per i cittadini romani.


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Giugno 2023, 08:34
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